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Venticinque sindaci dell'Alta Irpinia scrivono al Prefetto : "L'Ema non può riaprire il 6 aprile"


Venticinque primi cittadini chiedono al Prefetto Spena, e per conoscenza al Presidente della Regione e al Direttore Generale dell'ASL  la revoca del provvedimento con il quale viene autorizzata la rpresa dell'attività dell'Ema di Morra De Sanctis per il rischio dovuto alla concentrazione di 700 dipendenti provenienti da numerosi paesi irpini e non. Viene chiesta la ripresa dei lavori a dopo le festività pasquali.

Questo il comunicato:

I sottoscritti Sindaci dei Comuni di Andretta, Aquilonia, Bagnoli Irpino, Bisaccia, Cairano, Calabritto, Calitri, Caposele, Cassano Irpino, Castelfranci, Conza della Campania, Guardia dei Lombardi, Lacedonia, Lioni, Montella, Monteverde, Morra de Sanctis, Nusco, Rocca San Felice, Sant’Andrea di Conza, Sant’Angelo dei Lombardi, Senerchia, Teora, Torella dei Lombardi, Villamaina

PREMESSO

- di aver avuto conoscenza in via informale circa la volontà della EMA SPA di riavviare il ciclo produttivo a partire da lunedì 06 aprile p.v.;

- che una simile scelta, adottata nel momento di maggiore criticità della emergenza COVID-19, rischia di vanificare tutti gli sforzi di contenimento del contagio fin qui posti in essere dai Comuni;

- che la concentrazione di oltre 700 dipendenti provenienti da numerosissimi Paesi, tra i quali alcuni duramente colpiti dal 

contagio, costituisce condizioni di rischio per ciascuna comunità di provenienza;

- la riapertura il giorno 6 aprile, peraltro, coinciderebbe con la settimana Santa sicchè risulterebbe ragionevole rinviare ogni ipotesi di riapertura dell’Azienda quanto meno fino a martedì 14 aprile, consentendo nelle more un incontro tra tutte le parti interessate per approfondire la questione;

CHIEDONO

Alla S.V. di voler:

- revocare, inaudita altera parte, il provvedimento adottato ai sensi dell’art. 1 comma 1 lettera h) del DPCM 22 marzo 2020 col quale, in deroga al divieto stabilito a livello nazionale, ha autorizzato l’esercizio delle attività da parte della società EMA;

- istituire un tavolo istituzionale con la partecipazione della azienda EMA, Parti Sociali e Sindaci del territorio onde definire tempi e modalità della ripresa della produzione;

I sottoscritti Sindaci, in considerazione del grave rischio per la salute pubblica derivante dalla ripresa dell’attività industriale ed in assenza di tempestivo provvedimento di revoca, preannunciano l’adozione di specifiche e restrittive ordinanze ex art. 50 TUEL per la tutela della salute dei lavoratori e delle rispettive comunità.

Certi di poter contare sulla consueta sensibilità istituzionale, si rimane in fiduciosa attesa dell’invocato provvedimento di revoca.