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Montella - "Convivio al Monte", il segno e il sogno, tavola rotonda sulle emergenze architettoniche del territorio

 




Montella. L’Ordine degli architetti della provincia di Avellino plaude alla significativa iniziativa promossa dal Comune di Montella, Arciconfraternita, Istituzioni e Associazioni del territorio, con il contributo dell’Ordine degli Architetti, dal titolo Convivio al Monte” in corso presso il complesso monumentale di Santa Maria della Neve fino al 7 agosto. Si tratta di un vasto programma di mostre, concerti, eventi artistico-culturali e progetti espositivi. Nel pomeriggio si è svolto il convegno dal titolo Il segno e il sogno’, con l’obiettivo di mettere in sinergia cultura, storia e territorio per valorizzare al meglio la suggestiva realtà architettonica e paesaggistica dello storico Complesso Monumentale del Monte (Castello, Giardini, Monastero di Montella) e con esso porre il focus sull’immenso patrimonio storico ed artistico di questa parte dell’Irpinia. Hanno partecipato al convegno Rizieri Buonopane, sindaco di Montella, Michele Santoro, presidente dell’Arciconfraternita SS.Sacramento. Sono interventuti Valentina Corvigno, presidente inLocoMotivi, Giuseppe De Pascale, membro dell’Istituto Italiano Castelli, Sandra Lo Pilato, Consulente MIC, Donatella Porfido, membro Campania WEEC, Erminio Petecca, presidente dell’Ordine degli Architetti irpini. Ha moderato la tavola rotonda Marino Nardiello, consulente MIC. Secondo il presidente degli Architetti Erminio Petecca: “L’incontro di Montella presso il suggestivo complesso monumentale di Santa Maria della Neve rappresenta un notevole momento di riflessione culturale, una ricca pagina di storia medioevale della nostra terra, resa possibile attraverso la valorizzazione dei castelli che in Irpinia sono veramente tanti, ben 80 siti castellari su 118 comuni. La tavola rotonda di oggi, ha costituito un momento di conoscenza e dibattito sulle iniziative tendenti a valorizzare un patrimonio diffuso presente nella nostra provincia, il cui recupero richiede anche di individuare nuove funzionalità compatibili con le strutture originarie”.