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Regione - Il consorzio A5 guida la fase sperimentale in Irpinia del Servizio di Sociologia del Territorio
martedì 15 ottobre 2024 - Da Redazione
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La Regione Campania ha affidato al Consorzio dei Servizi Sociali Ambito A5 l’avvio della fase sperimentale del Servizio di Sociologia del Territorio in Irpinia. Il Consorzio, guidato dal Presidente Vito Pelosi e dal Direttore Generale Carmine De Blasio, si affianca a cinque Ambiti operativi in provincia di Napoli, a due nel Salernitano e ad uno, rispettivamente, nelle province di Caserta e Benevento.
Il Servizio di Sociologia del Territorio rappresenta l’insieme coerente e coordinato delle attività sociologiche necessarie ai bisogni dei cittadini, così come normato dalla Legge Regionale del 18 luglio 2023, n. 16.
La Campania è stata la prima Regione d'Italia ad istituire il Servizio che introduce di fatto, in modo strutturato e continuativo, la figura del sociologo nei Piani Sociali di Zona. La figura professionale individuata fornirà risposte e strategie adeguate al disagio individuale e di gruppo: in particolare rispetto alle problematiche familiari, delle donne in difficolta, dei diritti dei minori, delle persone anziane e con disabilità.
Il sociologo del territorio monitorerà inoltre le problematiche segnalate dal Servizio Sociale e dalle organizzazioni sociosanitarie, fornendo indicazioni agli operatori coinvolti e verificando l’efficacia dei provvedimenti adottati o da adottare.
“La nuova figura professionale individuata rappresenta un punto di riferimento importante – osserva il Direttore Generale De Blasio – soprattutto per quelle famiglie e quelle persone che vivono situazioni di disagio. Siamo particolarmente soddisfatti e orgogliosi che la Regione Campania abbia deciso di affidare al nostro Consorzio l’avvio dell’attività sperimentale in provincia. Una scelta che conferma come la nostra realtà, grazie al quotidiano lavoro dei professionisti e del personale che fanno parte della nostra rete, sia diventata un riferimento importante sul territorio, soprattutto per le fasce deboli della nostra popolazione”.