Parte l'iniziativa ''Plastic Free Day'', organizzata da CIAK SI SCIENZA contro i cambiamenti climatici
CIAK SI SCIENZA si unisce al movimento #Fridayforfuture promuovendo il #PLASTICFREEDAY e ogni venerdì invita tutti i cittadini e in particolare gli studenti a essere plastic free per l’intera giornata.
Il lancio dell’iniziativa è previsto per venerdì 15 marzo 2019, quando, in occasione dello sciopero nelle scuole per la protesta contro i cambiamenti climatici promosso dalla 16enne svedese Greta Thunberg e che coinvolgerà più di 900 manifestazioni in circa 80 Paesi in tutto il mondo, CIAK SI SCIENZA presenterà i PLASTIC FREE DAY presso il Centro interdipartimentale L.U.P.T. "RAFFAELE D'AMBROSIO" dell’Università degli studi di Napoli Federico II a Via Toledo 402, Napoli.
CIAK SI SCIENZA, oltre a raccogliere l’appello della giovane Greta, coglie l’occasione per lanciare a sua volta anche un appello alla lotta contro l’emergenza plastica. E rivolge per questo un invito a essere plastic free, che diffonderà in particolare tra gli studenti universitari della Federico II.
Oltre a distribuire borracce come alternativa alle bottiglie di plastica, CIAK SI SCIENZA si mescolerà con le proprie telecamere tra gli studenti per coinvolgerli attivamente nell’iniziativa e per diffonderne la finalità e le modalità in cui tutti quotidianamente possiamo realizzarla per contrastare l’emergenza plastica.
Il fenomeno della plastica nei mari è una delle emergenze più inquietanti a livello ambientale. Un fenomeno da 8,8 milioni di tonnellate l'anno, che rischia di diventare presto ingovernabile e che provoca ingenti danni agli ecosistemi e alla salute umana (bit.ly/ciaksiscienzaunmaredirifiutigeneratodalleplastiche). La gravità del problema si rispecchia nella grande attenzione che i governi italiani ed europei stanno recentemente dedicando al problema dei rifiuti in mare, con il nostro Paese che detiene un’indiscussa leadership normativa, avendo messo già al bando gli shopper di plastica, da gennaio 2018,, i cotton fioc, da gennaio 2019, e le microplastiche nei cosmetici, da gennaio 2020.
A questo si aggiunge la vera e propria rivoluzione prevista a partire da gennaio 2021 con la direttiva della Commissione Europea Single Use Plastics (SUP), approvata in parlamento europeo il 24 ottobre scorso, che tra le misure previste vieta alcuni prodotti di plastica monouso, quali piatti, posate, cannucce e mescolatori per bevande, aste per palloncino e cotton fioc (http://bit.ly/ciaksiscienzalalottainEuropaallinquinamentodelleplastichemonouso). In questa stessa direzione, dal 4 ottobre scorso il Ministero dell'Ambiente è diventato plastic free, nell’ambito della campagna "liberiamoci dalla plastica” lanciata lo scorso 12 giugno dal Ministro Sergio Costa con l'hashtag #PFC (plastic free challenge), in risposta al primo appello #RisparmiamoPlasticaAlMare diffuso a dicembre 2017 da MareVivo.
Alla mobilitazione per il plastic free, dal 30 gennaio scorso, si sono unite anche le università italiane, che - attraverso la CRUI (la Conferenza dei rettori delle università italiane) presieduta dal rettore dell’Università Federico II Gaetano Manfredi - hanno siglato un protocollo d'intesa insieme con MareVivo e CONISMA (il Consorzio nazionale interuniversitario per le scienze del mare) per la sensibilizzazione e l'educazione alla tutela dell'ambiente, in particolare sulla plastica.