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Sant'Angelo dei L. - Inaugurazione Centro Dialisi, De Luca: "Nessuna distinzione, il diritto alla salute è di tutti"
Non solo una visita di cortesia quella del Presidente Vincenzo De Luca che questa mattina è stato all’Ospedale Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi per l’inaugurazione dei nuovi locali del Centro Dialisi che conta 10 postazioni.
Gli impegni del Governatore sono stati ben precisi: potenziare una struttura cruciale per l’Alta Irpinia, migliorando i reparti che ne hanno bisogno e risolvendo per quanto possibile il problema della carenza di personale. Obiettivo principale: garantire il diritto alla salute a tutti.
“Non esistono aree interne e aree costiere. Esistono cittadini campani che hanno gli stessi diritti alla salute. Anche i territori con pochi abitanti hanno gli stessi diritti sanitari di tutti. A volte bisogna combattere per affermare il valore della giustizia e noi ci muoveremo per garantire in maniera seria e rigorosa, senza promettere ospedali sotto casa a tutti, il diritto alla salute a tutti i cittadini. Non ci saranno più zone orfane. L’Irpinia per me vale quanto il Vomero. Il problema è che se non vieni da queste zone e non sai come sono fatte, non avrai mai la sensibilità giusta per capirle”, il presidente De Luca è stato chiaro fin da subito e senza molti giri di parole ha spiegato il modo in cui si sta muovendo la Regione Campania e quali saranno i prossimi passi.
“Non possiamo andare indietro agli interessi di questo o quel primario. Stiamo riorganizzando complessivamente la Sanità campana. Anche se man mano che il piano di riorganizzazione va avanti ci sono sempre infermieri che non si vogliono spostare e primari che prendono posizione, questo mi lascia indifferente. Andremo avanti su ciò che è giusto e ragionevole fare”, ha dichiarato De Luca che ha fatto anche un piccolo passaggio sui fondi destinati al Progetto Pilota per la Sanità: “Le risorse per portare avanti integrazioni di strumentazioni tecniche sanitarie ci sono. Il problema dunque non sussiste, anzi dobbiamo capire come investire al meglio le risorse che abbiamo”.
“Attualmente siamo impegnati a risolvere un grande problema: siamo l’ultima regione d’Italia per livelli di assistenza. Negli anni abbiamo rivisto i conti e ora dobbiamo mantenerci nei parametri e dimostrare che siamo rigorosi perché il Ministero aspetta solo un pretesto per tenerci commissariati per i prossimi 50 anni”, ha dichiarato De Luca e proprio a proposito del periodo di commissariamento conclusosi qualche mese fa ha aggiunto: “Quando arriva un commissario che pensa che noi siamo tutti ladri e camorristi, non si va avanti. Su due anni di vita di Giunta per colpa del Governo abbiamo perso più di anno perché non abbiamo un governo della Sanità. Stiamo perdendo tempo appresso all’ottusità burocratica del governo”.
Per quanto riguarda la controversa questione del Centro per l’Autismo il presidente ha chiarito: “Non appena si risolveranno i problemi per la vecchia struttura di Valle, verrà realizzato il Centro. Intanto nascerà anche qui a Sant’Angelo. Sia ben chiaro, nessuno pensi che questo centro per l’Autismo sia una sostituzione di quello di Valle”.
Presenti all’appuntamento i consiglieri regionali Iannace, Petracca e Alaia; la presidente provinciale del Pd Roberta Santaniello, il presidente dell’Ordine dei Medici di Avellino ed ex manager dell’Ospedale Moscati Giuseppe Rosato, alcuni sindaci e rappresentanti dei paesi limitrofi tra cui Cairano, Torella dei Lombardi, Sant'Andrea di Conza, Calitri, Lioni, Bisaccia le Autorità militari, operatori sanitari, medici e tanti cittadini.
Al tavolo dei relatori, oltre al Presidente De Luca, il sindaco di Sant’Angelo dei L. Rosanna Repole, la manager dell’Asl Maria Morgante, il Vescovo Mons. Pasquale Cascio, la presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio e l’On. Ciriaco De Mita. A moderare l'incontro Angelo Frieri.
Insomma un’occasione importante quella dell’inaugurazione del Centro Dialisi che rappresenta un punto di riferimento fondamentale per i trapiantati di rene del territorio. Un momento utile anche per far sentire la propria voce e rivolgere il proprio appello alla Regione.
“Il nostro ospedale ha bisogno di considerazione. Il Centro Don Gnocchi ha bisogno di essere considerato come vengono considerati in Regione gli altri centri come questo”, ha dichiarato Rosanna Repole che ha aggiunto: “L’altro problema è il personale. C’è qualche filo di speranza ma i nuovi arrivi sono insufficienti rispetto a chi è andato in pensione. Una delle cose di cui c’è bisogno è Ortopedia , oltre a Cardiologia e Medicina. Se si ragiona senza barriere in nome della salute del cittadino si può costruire qualcosa. Chiediamo, dunque, di accelerare i tempi perché ne abbiamo bisogno”.
Anche la manager Morgante ha sottolineato l’importanza del potenziamento dell’Ospedale Criscuoli: “Questa struttura ha bisogno di crescere. Si sta lavorando per garantire maggiore assistenza sul territorio e migliorare alcuni reparti. Si sta lavorando anche per la realizzazione del Centro per l’Autismo, collocato in posizione autonoma e indipendente in tutto il presidio, con 10 posti letto per adolescenti e 20 per adulti.
La realizzazione di questo centro ha un unico obiettivo aumentare l’offerta assistenziale e dare più servizio a tutta l’alta Irpinia senza essere in contrapposizione con il Centro di Valle”.
E’ stato ribadito anche dalla Morgante il problema del personale ridotto al lumicino, lanciando l’allarme a De Luca: “Abbiamo una grossa criticità dovuta al personale infermieristico e medico. C’è una forte abnegazione al lavoro pur di garantire l’assistenza al territorio, ma senza personale siamo in difficoltà e lo saremo ancora di più. Le chiedo di sbloccare questa situazione”.
Profonde le parole del Vescovo che ha elogiato il Centro Dialisi e sottolineato le difficoltà: “Parlo a nome degli abitanti di questo territorio e dico grazie perciò che oggi abbiamo inaugurato. È un segno concreto di attenzione al territorio e alle persone che lo abitano con le loro difficoltà e fragilità. Nelle fragilità ci sta non solo la malattia, ma anche l’essere pochi. Spesso l’essere pochi diventa motivo per essere dimenticati, ma siamo convinti la struttura possa crescere. Questo reparto esige continuità e non sospensione”.
L’Irpinia ha dimostrato di voler cambiare rotta: “Possiamo potenziare la riabilitazione perché c’è molta affluenza di persone da varie parti della Campania e di fuori regione. Dobbiamo vedere come affrontare questa problematica del personale carente. Bisogna invertire la prospettiva”, ha dichiarato la D’Amelio.
Più critico l’intervento di De Mita che ha dichiarato: “L’atteggiamento delle classi dirigenti dell’Alta Irpinia che parla solo quando deve chiedere e non è presente quando bisogna risolvere le questioni non va bene. È una cosa incomprensibile che abbiamo una classe dirigente solo per parlar male. La serietà delle persone sta proprio nel risolvere le situazioni. C’è stato chi ha chiesto l’attenzione sul territorio. Cominciamo ad immaginare che questo sia un grande reparto dell’ospedale di Avellino. Il potenziamento dell’ospedale ubbidisce a questa funzione”.
Poi un passaggio sul Centro Dialisi: “Con questo impegno del Centro Dialisi, Presidente, potrai dire “ho aiutato tanta povera gente a stare meglio”; e così recupererai anche un po’ di simpatia politica”. Di Imma Finelli -