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Gioielli d'Irpinia, da Calitri le creazioni originali del maestro orafo Luciano Capossela


Mumm’l che diventano anelli, pizzilli che diventano fedi nuziali… sono solo alcuni dei gioielli ideati e plasmati dal Maestro Luciano Capossela nel suo laboratorio orafo a Calitri.

Capossela inizia la sua attività nel 2008 partendo da un punto fermo: restare nel suo paese d’origine, Calitri, in Irpinia, paese in cui è nato e cresciuto e in cui intende far crescere la sua attività. E in oltre 10 anni ci è riuscito perfettamente. Partecipazioni a concorsi nazionali e internazionali, premi e riconoscimenti vari non hanno mai affievolito il suo profondo legame con la terra irpina. Lo dimostrano le sue creazioni, come i gioielli della collezione “Mumm’l”, anelli, bracciali, orecchini che hanno come punto di partenza il “mumm’l” appunto, un modulo in terracotta di forma cilindrica usato per costruire i solai delle abitazioni. Così un oggetto strutturale diventa un gioiello da indossare.



Prima ancora, dall’idea e dalle mani del Maestro Capossela era nata la FeraSponz, una vera e propria fede nuziale creata in occasione dello Sponz Fest, il Festival giunto ormai alla sua nona edizione. La FeraSponz si ispira ad un altro oggetto della tradizione calitrana, il pizzillo, l’abito indossato dalle donne fino alla metà del secolo scorso, e in particolare al merletto che decora la camicia e che dà il nome all’intero vestito.

Tutte le creazioni, insomma, mostrano la vera artigianalità, non solo perché dall’idea di partenza, al disegno, al modello fino al prodotto finito sono realizzati a mano, ma anche e soprattutto perché sono la testimonianza di un profondo legame con una terra ricca di storia e tradizioni.



A conferma di ciò vi è l’ultimo riconoscimento ricevuto da Luciano Capossela: il suo laboratorio è tra le 6 botteghe orafe selezionate a rappresentare l’artigianato orafo campano sul portale della Regione Handmade Campania. Il progetto della regione è volto proprio a valorizzare le eccellenze artigianali della Campania.

Un grande riconoscimento, quindi, per il Maestro Capossela che premia e dà ragione alla sua scelta di restare a Calitri e conferma anche come la tradizione, la storia e il passato di un luogo possano essere raccontati in tanti modi e possano allo stesso tempo essere tramandati e rinnovati in forme ed espressioni nuove ed originali. 

                                                                                         a cura  di  Luciana Strollo