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L'agonia del polo dei bus: reportage de La Repubblica sulla crisi in Irpinia

Il titolo non lascia spazio ad illusioni di sorta: " Avellino, l'agonia del polo dei bus lascia a casa una persona su due". E' il reportage de La Repubblica di oggi a firma di Roberto Rho che evidenzia l'allarme sociale deile promesse non realizzate da Renzi a Gentiloni agli attuali governanti. All'ex Iveco Bus di Flumeri , ora Industria Italiana Autobus lavorano 30 operai dei 1500 di un tempo. La vicenda dell'IIA e' una mina sociale innescata per i proclami del passato con 300 lavoratori in cassa integrazione e gli impegni del nuovo ministro per lo Sviluppo Economico Di Maio. Per Silvia Curcio delegata FIOM, come si evince dall'articolo, la prospettiva della Zona Economica Speciale istituita dal febbraio scorso anche per la Valle Ufita, "il rischio e' che sgravi fiscali e incentivi attirino speculatori a caccia di soldi pubblici con cattedrale bel deserto.." . Scetticismo anche per Lello Colello della Uilm, che evidenzia come tra i " 300 cassaintegrati la maggioranza e' fatta da ultra cinquantenni e da parecchi sessantenni con difficoltà per la riconversione". Preoccupato anche il sindaco di Flumeri Angelo Antonio Lanza che conferma l'emergenza "degli over 50, che rischia di diventare un dramma quando finirà la cassa integrazione".  Attualmente, dopo Stefano Del Rosso, una quota del debito e' stata sanata grazie ai soci Leonardo - Finmeccanica per il 30% e dai turchi di Karsan per il 70%. I turchi hanno nominato un nuovo presidente, Antonio Bene che allo stato e' un interlocutore per sindacati e dipendenti che sono preoccupati , in quanto come afferma anche Luigi Galano della FIM Cisl, "l'occupazione si sposterebbe all'estero con complicazioni per il ricollocamento dei lavoratori".
E' opinione diffusa che "e' improbabile  che i turchi investano sulla reindustrializzazione  di Flumeri, per i sei mesi di tempo e per i milioni per attrezzare le linee  produttive da rilanciare in quanto le macchine sono vecchie e malconce e dal tetto piove acqua".
Infine, Repubblica che si auspica una soluzione "italiana" e non una filiale commerciale di un'azienda turca, chiude con il sindaco Lanza, " Faccio il sindaco da 7 anni, ho partecipato a decine di incontri al ministero..ma non ho mai sentito il Mise più lontano di oggi.il ministro l'ho visto una sola volta, al ministero all'inizio di luglio. Poi più niente" .