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Macellazione abusiva e ricettazione di medicinali veterinari.Sequestrati capi di bestiame per un valore di 2 milioni di Euro
mercoledì 16 febbraio 2022 - Da Redazione
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Nella
mattinata odierna, all’esito di intensa e complessa attività investigativa
coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, i
Carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Benevento e del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di
Salerno, collaborati dalle Stazioni CC Forestali della Provincia di Benevento hanno
sequestrato un macello, tre aziende zootecniche e una macelleria ubicatinei Comuni di San Giorgio la Molara (BN), Circello (BN) e
Calvi (BN). Il provvedimento di sequestro preventivo è stato emesso dall’Ufficio
G.I.P. del Tribunale di Benevento, su conforme richiesta della locale Procura
della Repubblica, allo scopo di distrarre la disponibilità dei beni ai titolari
indagati - a vario titolo - di diversi
reati, tra cui macellazione clandestina, ricettazione di specialità medicinali
veterinarie e falsificazione dei modelli di movimentazione degli animali.Il
provvedimento è scaturito da un’attività avviata nel 2019 dai carabinieri del
Gruppo Forestale di Benevento e San Marco dei Cavoti e da
riscontri investigativi emersi a seguito di verifiche igienico-sanitarie svolte
dai carabinieri del N.A.S. di Salerno. In particolare le indagini hanno
consentito di raccogliere elementi in ordine alla macellazione clandestina di diversi
capi di bestiame – prevalentemente ovini,ma anche di specie suina – che
avveniva in luoghi diversi dagli stabilimenti riconosciuti e, talvolta, nelle
stesse aziende zootecniche, sottoponendo gli animali a inutili sofferenze
durante le procedure di abbattimento;inoltre alcuni capi ovini adulti erano non
tracciabili in quanto privi di marche
auricolari e dei boli endoruminali; mentre presso una delle aziende erano
detenute specialità medicinali in assenza della prescrizione veterinaria.;
inoltre duranti altri controlli precedenti erano state sequestrate carcasse di
animali prive di dati identificativi in quanto sprovviste di indicazioni in grado di
dimostrarne la legittima provenienza e della documentazione della tracciabilità dei
capi originari; in altre occasioni erano stati riscontrati la presenza di capi ovini
macellati privi di bolo identificativo e venivano poste in vendita in
altre occasioni carni considerate non
genuine in quanto mancanti di indicazioni sulla tracciabilità, lavorazione e
trasformazione.
Il quadro
investigativo delineato e le prospettazioni della procura della repubblica sono
stati ritenuti sufficienti per la emissione del sequestro preventivo e idonei a ritenere sussistenti le esigenze
cautelari correlate al provvedimento di sequestro preventivo dei beni.
I capi di
bestiame rinvenuti durante l’esecuzione del provvedimento e i restanti beni –
del valore complessivo stimato in oltre due milioni di euro – sono stati
sequestrati e affidati ad un amministratore giudiziario.