Otto persone denunciate per abusivismo edilizio ad Avella e Mercogliano
I Carabinieri della Stazione Forestale di Monteforte
Irpino hanno denunciato tre persone di Avella, ritenute responsabili di “Falsità in atti” e “Abusivismo edilizio”. L’attività eseguita presso una società agricola
di Avella, unitamente a personale del locale Ufficio Tecnico Comunale e
dell’ASL di Avellino, permetteva di accertare che un locale, destinato ad uso deposito/garage,
veniva utilizzato abusivamente come laboratorio per la preparazione di
alimenti. Da ulteriori accertamenti documentali si appurava che i due
comproprietari ed il rappresentante legale della società, ognuno per le proprie
competenze, avevano effettuato false attestazioni al fine di ottenere le
autorizzazioni per svolgere l’attività. Alla luce delle evidenze emerse, oltre
alla sospensione di ogni tipo di lavorazione all’interno dei locali abusivi, a
carico dei tre è scattato il deferimento in stato di libertà alla Procura della
Repubblica di Avellino.
Alla medesima Autorità Giudiziaria, i Carabinieri
della Stazione Forestale di Summonte hanno denunciato 5 persone di Mercogliano
ritenute responsabili della “Realizzazione
di opere in assenza di autorizzazioni”. L’accesso ispettivo congiuntamente
a personale dell’Ufficio Tecnico Comunale, permetteva di constatare delle
difformità al permesso di costruire. Le opere abusive interessavano un
fabbricato di Mercogliano utilizzato come civile abitazione e consistevano
nella realizzazione di un garage e deposito, oltre ad un ampliamento totale del
medesimo fabbricato, comportando un aumento di superfice e volumetria
urbanistica in un’area destinata dal Piano Regolatore Generale a strada di
progetto e fascia di rispetto stradale. Si accertava, inoltre, la
realizzazione, completamente abusiva, di strutture edili quali: una piscina
interrata, un capannone in struttura metallica, una recinzione esterna in cemento
armato, un vano legnaia, un’altra struttura con pilastri in legno e di una
pavimentazione esterna in cemento misto, quest’ultime realizzate in completa
assenza di titolo autorizzativo. Le verifiche permettevano altresì di accertare
che l’area interessata dalle opere abusive rientra nella fascia di rispetto ovvero
a distanza inferiore a centocinquanta metri da un torrente. Per le opere
abusive è stata emessa l’ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei
luoghi.