Assegnati i premi del concorso da “1801 passaggi” ispirati agli scatti del maestro Frank Cancian a Lacedonia
Tre premi della giuria e il Premio speciale “Frank Cancian” assegnati al termine della V edizione del concorso di fotografia documentaria “1801 passaggi” ispirato agli scatti realizzati nel 1957 dal fotografo e antropologo statunitense Frank Cancian a Lacedonia
Da un vero e proprio “studio di comunità” con le fotografie, realizzato nel Sud rurale dei tardi anni 50, parte ogni anno un viaggio fotografico e documentaristico in tutta Italia
Ha vinto il primo premio del concorso annuale di fotografia documentaria “1801 passaggi” il trentenne fotoreporter di Cava de’ Tirreni Gabriele Durante, con una foto scattata nella festa della Madonna delle Grazie di Raito a Vietri du Mare (Sa). Secondo premio al fotografo jesino Pietro Picchietti, con un’immagine di festa realizzata a Cupramontana (An), seguito al terzo posto dalla giovane artista parmense Alma Beccarelli, che ha scattato sulla spiaggia del faro di Bibione (Ve). Ad aggiudicarsi il Premio speciale “Frank Cancian” il riccionese Andrea Pecci, con una foto scattata in Sicilia.
Tutte le fotografie selezionate e le motivazioni dei premi assegnati sono visibili permanentemente sul sito web del MAVI-Museo Antropologico Visivo Irpino. L’indirizzo è www.museomavi.it/concorso-2021
Nelle motivazioni dei premi assegnati dalla giuria tecnica si legge, per la foto vincitrice di Durante, un apprezzamento per il «forte impatto emotivo» dello scatto; a parere dei giudici, nella seconda classificata di Picchietti «i mondi d’oggi e di ieri si sovrappongono»; della terza classificata, di Beccarelli, viene premiato «il legame indissolubile creato fra passato e futuro»; la giuria Cancian rileva, infine, che la foto di Pecci vincitrice del Premio “Frank Cancian” si distingue per «una chiarezza elegante e concisa che Frank avrebbe ammirato».
Venti, come ogni anno, sono le foto selezionate come finaliste dalla giuria, che in questa tornata era composta dalla coordinatrice Simona Guerra (esperta in ordinamento di archivi fotografici e saggista), da Massimo Cutrupi (fotografo dell’ICPI-Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero della Cultura e docente) e da Francesco Marano (antropologo e artista, professore associato dell’Università della Basilicata, direttore della rivista peer reviewed “Visual Ethnography”). Il figlio di Frank Cancian, Steve Cancian (californiano, architetto paesaggista e fotografo) ha rappresentato la famiglia dell’autore statunitense – scomparso nel novembre 2020 – per l’assegnazione del premio a lui intitolato. I premi sono stati proclamati e “consegnati” in una cerimonia tenuta in videoconferenza, la cui registrazione resta visibile sulla pagina Facebook del MAVI e di LaPilart.
Il concorso è ispirato agli scatti realizzati nel 1957 a Lacedonia dallo statunitense Frank Cancian, allora fotografo e futuro antropologo, che realizzò un vero e proprio “studio di comunità” con le fotografie: un patrimonio custodito ed esposto nel MAVI-Museo Antropologico Visivo Irpino dal 2017, dopo la donazione da parte di Cancian alla Pro Loco “Gino Chicone” dei 1801 negativi, dei relativi provini a contatto, delle note di campo redatte da Cancian nel sei mesi di permanenza in Italia e di altri materiali dell’epoca.
Il concorso “1801 Passaggi”, dedicato in questa quinta edizione al tema “Un paese italiano, 2021”, è organizzato dalla Pro Loco “Gino Chicone” di Lacedonia e dall’associazione LaPilart nell’ambito delle attività del MAVI, con il sostegno del Comune di Lacedonia e in partnership con il Museo delle Civiltà (Roma, Ministero della Cultura) e la Fondazione Un Paese (Luzzara). Il progetto produce ogni anno un viaggio fotografico e documentaristico in tutta Italia. Esso consiste nella selezione, mediante le scelte operate da una giuria di alto livello culturale e tecnico, di un gruppo di 20 opere fotografiche realizzate oggi nel territorio italiano sulla base degli spunti di ispirazione forniti da un gruppo di 20 foto tra quelle scattate da Cancian a Lacedonia nel 1957. Le 20 nuove opere selezionate entrano ogni anno nell’archivio MAVI e saranno anche stampate ed esposte nel museo lacedoniese, la cui riapertura è imminente dopo importanti lavori di ristrutturazione. Il concorso “1801 Passaggi” è quindi un progetto in divenire: una testimonianza dinamica dei cambiamenti della persona e della società, e dell’evoluzione dello sguardo fotografico su di esse.
Molto toccante il messaggio video sulle immagini in concorso inviato dagli Stati Uniti da Steve Cancian: «Mio padre – ha affermato il figlio dell’antropologo e fotografo statunitense – sarebbe rimasto molto colpito dalle proposte di quest’anno. Per me, valutarle è stata un’occasione per rievocare gli innumerevoli pomeriggi che abbiamo passato insieme alle mostre fotografiche e quei momenti speciali in cui trovi un’immagine che è proprio “giusta” e che vorresti aver scattato tu stesso».
Alla diretta dell’evento di chiusura ha partecipato, oltre a una rappresentanza della giuria, ai 20 fotografi selezionati, allo staff degli organizzatori e al Sindaco di Lacedonia Antonio Di Conza, anche il Prof. Francesco Faeta, docente ordinario di materie antropologiche e tra i massimi esperti italiani di antropologia visuale, che ha annunciato l’imminente uscita in libreria, edito da Rubbettino, del suo saggio Vi sono molte strade per l’Italia. Ricercatori e fotografi americani nel Mezzogiorno degli anni Cinquanta, che approfondisce il lavoro di tre autori fra i quali Frank Cancian.