Il percorso di “Irpinia C’è” comincia da Cairano: appuntamento il 1 agosto con le visioni, le sfide dei giovani imprenditori che si raccontano
Un programma itinerante in quattro tappe per sancire l’inizio del percorso di Irpinia C’è: racconti di imprese, l’iniziativa curata e promossa dall’associazione culturale “Irpinia 7X”.
Spunti di riflessione, momenti di racconto e sprazzi di bellezza per cambiare la narrazione del territorio, a partire dal valore umano del lavoro, dai giovani imprenditori, dalle loro storie e dal loro sguardo.
Si parte il 1 agosto nel piccolo comune di Cairano, nella location del Teatro Odeon con la partecipazione di Franco Dragone. Dalle 20.30 si alterneranno in scena Luigi Di Cecca - Caciocavalleria e Il Fienile di Calitri - in filiera con Silvio Annunziata, Gaetano Branca, Enzo Tenore, rispettivamente rappresentanti per Il Fiore del Legno ad Aquilonia, Fornaci Brancaterra a Carife e +T studio, sempre ad Aquilonia. Insieme a loro – esempio di rete e di filiera – ci saranno Riccardo Marra - M.G.I. Meccaniche Generali Irpine di Cassano Irpino - Lilli Stanco per la cantina Vini Benelli a Sturno e Nadia Savino dell’azienda agricola Biolù, specializzata in prodotti da forno con grani antichi a Gesualdo.
A concludere la prima serata di incontro e confronto ci sarà un significativo omaggio al musicista avellinese Vincenzo Blues.
Il 3 agosto invece l’appuntamento con i racconti di Irpinia C’è sarà nei Giardini di Palazzo Pisapia a Gesualdo, dove gli imprenditori dialogheranno anche con il presidente di Confindustria Avellino, Emilio De Vizia. Sempre dalle 20.30 spazio alle esperienze di Beniamino Izzo per 3DRAP – laboratorio di modellazione 3D nel borgo antico di Capocastello, a Mercogliano. Con lui Nicolas Verderosa, founder di Ruralis, start-up di sviluppo turistico delle aree interne con sede a Sant’Angelo dei Lombardi. E ancora Nicola Urciuolodi Lumaca Irpina, che a Forino ha cominciato la sua attività di produzione di cosmetici bio all’estratto di bava di lumaca. Ospite anche Antonio Bruno di Bruno Agricoltura a Grottaminarda e i giovani Francesco Cataldo e Francesco Colicchio del
Birrificio artigianale Skapte a Cairano, insieme al vignaiolo di Paternopoli Gianni Fiorentino. Gli interventi musicali saranno affidati alle mani e alle melodie del chitarrista Giovanni Masi.
Una menzione speciale merita la proiezione in anteprima del docufilm “Ti aspetto a Pompei” – ore 18 Palazzo Pisapia a Gesualdo - girato nel Parco Archeologico diretto da Gabriel Zuchtriegel
- con il sostegno del Ministero della Cultura - alla scoperta della Casa di Giulia Felice e della casa di Venere in conchiglia, aperte soltanto al fine di realizzare questa produzione. Per la regia di Cristina Rossi e Mario Marciano, con le riprese di Rossella Orsi, il missaggio audio di Giacchino Acierno e Remo Radica, musiche originali del pianista Louis Di Gennaro. L’opera di Francesca Pasini è stata commissionata dalla realtà milanese “La libreria delle donne”, creando non solo un filo conduttore tra Milano e l’Irpinia, ma dando valore ai talenti e alle professionalità che in provincia lavorano nel settore dell’audiovisivo.
Evento speciale invece il 4 agosto a Sant’Angelo dei Lombardi, nella cornice dell’Abbazia del Goleto prenderanno la parola gli scrittori irpini per guidarci in quei luoghi dell’anima e negli immaginari che ispirano i loro libri, un momento di profonda ricchezza artistica e culturale che vede la collaborazione tra Irpinia “7X” e l’associazione “L’Iride” di Maria Gabriella Alfano: Borghi in scena è il titolo dell’evento che vedrà ospiti Emilia Bersabea Cirillo, Gianni Marino ed Emanuela Sica, le cui parole saranno accompagnate dalla fluttuante coreografia “Rarefazione”, creata dal Cantiere Danza di Hilde Grella.
IRPINIA C’È: RACCONTI D’IMPRESE
Un programma itinerante nei comuni di Cairano, Gesualdo, Sant’Andrea di Conza e Sant’Angelo dei Lombardi per mettere in scena gli imprenditori irpini, all’interno di luoghi speciali per la nostra provincia. Un salotto in cui sono invitati a parlare, a raccontarsi, alcuni giovani protagonisti che, dopo aver fatto le loro esperienze di studio, di vita e di lavoro altrove, hanno poi scelto di restare per fare e che oggi vogliono mettersi in rete. Operosi, avventurosi, sconosciuti al pubblico e alla politica, testimoniano che un’altra vita qui è possibile. Nei loro prodotti, nelle loro creazioni e nel loro lavoro quotidiano esiste un antico legame con questa terra che merita una nuova narrazione per dare respiro al futuro.