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Approvato l'emendamento per il completamento della ricostruzione post-sisma in Campania

 

Il sisma dell’Irpinia del 1980 è una ferita ancora aperta nella memoria storica collettiva del Paese, che ha condizionato pesantemente le prospettive di sviluppo socio-economico di un’area nevralgica per tutto il Mezzogiorno. Una ferita, dunque, non ancora “sanata”, sia sul piano simbolico che dal punto di vista delle svariate ripercussioni materiali sul tessuto sociale, produttivo, urbanistico.

La fase della ricostruzione è stata travagliata, esposta ad innumerevoli problematiche di natura politica ed amministrativa, e, purtroppo, ha prodotto spesso risultati non adeguati alle esigenze delle aree interne appenniniche, quelle più colpite da tutte le conseguenze del sisma.

A quarant’anni dall’evento, si può affermare che arriva una buona notizia per tutti quei comuni della Campania che, ormai da anni, attendono lo sblocco di importanti e considerevoli risorse legate alla ricostruzione.

La scorsa nottata, dunque, gli uffici legislativi della Camera ha approvato l’emendamento a mia prima firma sulla Legge di Bilancio finalizzato a sbloccare risorse destinate ai Comuni della Campania per il completamento della ricostruzione a seguito degli eventi sismici del 1980 e del 1981. Si attende ora l’approvazione alla Camera con voto di fiducia per l’entrata in vigore della disposizione.

Nello specifico, l’emendamento attribuisce ai singoli comuni della Regione Campania le competenze di spesa, programmazione e controllo delle seguenti somme residue da liquidare: euro 43.787.690,62 dal Decreto del MIT n.13333/1 del 30 dicembre 2008; euro 12.951.040,54 dal Decreto del MIT n.3724 del 26 marzo 2010; euro 16.524.443,20 dalla Delibera CIPE n. 45 del 23 marzo 2012. Inoltre tutte le risorse ancora disponibili sulle contabilità speciali dei Comuni della Campania, aperte e risultanti dal Report di Banca D’Italia al 31 dicembre 2018, vengono assegnate agli stessi Comuni per il completamento degli interventi di ricostruzione, per un totale di euro 163.287.551,01.

Quindi, il totale delle risorse sbloccate ammonta a più di 230 milioni di euro per le amministrazioni campane beneficiarie, per la precisione ad euro 236.550.725,37

Una somma notevole di cui, è bene specificare, potranno beneficiare tutte le cinque province della Campania, sulla base, appunto, dei riparti già stabiliti dai suddetti decreti ministeriali del 2008 e del 2010, dalla Delibera CIPE del 2012, nonché sulla base delle contabilità speciali risultanti dal Report di Banca d’Italia.

Si tratta di un risultato importante, ottenuto recependo le istanze di quei cittadini, soprattutto dell’Alta Irpinia, che hanno sollevato in passato la grave problematica relativa alle risorse da sbloccare a favore delle amministrazioni locali.