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Avellino - Il sindaco smentisce se stesso sul Piano di Zona: la nota di Francesco Iandolo

 


A commissariamento pubblicato e dopo aver dato la responsabilità dell’esaurimento dei servizi alla Regione pubblica gare per oltre 370 mila euro

 

“Il piano di zona funziona con la programmazione 2018  ed eroga puntualmente i servizi. È chiaro che finiranno le ore, se non ci danno i soldi, i primi, prima o poi finiscono le ore. Ma non sarà colpa nostra, sarà colpa, responsabilità di chi i soldi non li vuole autorizzare. Non mi dai i soldi e mi contesti di non spenderli.” youtu.be/1uhkkW1clZ0?t=2135 (min 35.35)

Questa la frase detta all’interno del dibattito durante l’ultimo consiglio comunale dal Sindaco Gianluca fFesta rispondendo all’interpellanza sulla procedura di commissariamento del Piano di Zona avanzata dalla Regione Campania.

La colpa delle poche ore rimaste sui servizi quali assistenza e trasporto scolastico viene data alla mancata autorizzazione dell’annualità 2019. Eppure mentre il Commissariamento è stato ufficialmente pubblicato sugli atti ufficiali della Regione Campania, e quindi con l’Ambito A04 formalmente svuotato delle funzioni di coordinamento e controllo politico delle amministrazioni interessate, il Comune di Avellino in qualità di capofila pubblica gare per una spesa di oltre 370mila euro con scadenza a 7 e 15 giorni per

·        L’integrazione Scolastica

·        Servizio di assistenza domiciliare socio assistenziale a favore delle persone disabili

·        3 Centri Sociali Polifunzionali per persone disabili dell'Ambito Territoriale A04" localizzati nei Comuni di Avellino, Altavilla Irpina e San Martino Valle Caudina

·        2 Centri per la prima infanzia Spazio Bambini e Bambine" dell'Ambito Territoriale A04 Comuni di Avellino e San Martino Valle Caudina

Servizi necessari a cui bene avrebbe fatto il Comune di Avellino e tutto l’ambito a organizzarsi per tempo per fornire risposta alle crescenti esigenze di tutti i potenziali fruitori.

Mentre le chiacchiere, seppur dette in consiglio comunale, continuano a venire smentite dai fatti, messi in atto dalla stessa amministrazione, la speranza è che i commissari, quanto prima, possano rivoluzionare le politiche sociali dell’ambito per portare gli oltre 100 mila cittadini dei 16 comuni a standard dignitosi per i cittadini.