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Confesercenti, Marinelli: performance imprese,nel rapporto Sole 24 l'Irpinia fanalino di coda Campania

 


“Nella classifica Stelle del Sud 2025, il rapporto del Sole 24 Ore e dell'istituto di ricerche di mercato Statista sulle 200 aziende del Mezzogiorno che hanno ottenuto i migliori risultati economici, rientrano anche 3 imprese irpine. Un dato che non solo incoraggia chi ottiene risultati positivi grazie a strategie vincenti, ma che dovrebbe anche indurre le istituzioni ad una riflessione critica”. Così Giuseppe Marinelli, presidente provinciale della Confesercenti di Avellino.

“Il rapporto – prosegue il dirigente dell'associazione di categoria – valuta le performance delle imprese, attraverso l'analisi dei dati sulla crescita dei ricavi, del numero dei dipendenti e delle immobilizzazioni materiali e immateriali nel triennio 2020/2023.

Anche se vengono prese in esame soltanto le aziende che presentano la propria candidatura, corredata da documentazione,  il quadro che emerge appare significativo per una ricognizione complessiva sull'economia del territorio e nel caso specifico offre una conferma sulle difficoltà strutturali che la provincia di Avellino, al pari di altre, registra, a fronte però di territori del Mezzogiorno nei quali emergono segnali in controtendenza, decisamente positivi.

Dalla classifica Stelle del Sud 2025 infatti la Campania risulta la regione più dinamica con 66 aziende su 200 in graduatoria, seguita dalla Puglia che ne ha 44, e con la provincia di Napoli in vetta, seguita da Bari e Salerno. L'Irpinia purtroppo è il fanalino di coda della regione, sopravanzata anche dalla provincia di Benevento, con 5 imprese in classifica, e si colloca nella penultima fascia di densità di imprese con performance positive, al pari di Foggia, Taranto, Brindisi ed altre e avanti a comprensori come quelli di Isernia e Nuoro, che non vantano alcuna presenza in graduatoria.

I settori di attività maggiormente presenti in classifica sono costruzione e ingegneria, produzione industriale, energia e servizi pubblici.

Nonostante nella città e nella provincia di Avellino vi siano imprese con una lunga storia alle spalle, vere e proprie eccellenze in diversi comparti e potenzialità del territorio da esprimere, è evidente che gli operatori economici sono costretti a muoversi in condizioni di svantaggio, che penalizzano le attività”.

“Soltanto attraverso una strategia di sviluppo – conclude Marinelli – è possibile valorizzare gli sforzi che vengono compiuti e gettare le basi per una crescita economica e occupazionale, che punti sull'ammodernamento del tessuto produttivo e delle infrastrutture, creando attrattori per investimenti ed espandendo i mercati di riferimento. Altrimenti, l'Irpinia rischia il completo isolamento e sarà condannata ad essere esclusa dai flussi economici e finanziari, anche quando interessano territori limitrofi, avvantaggiati da posizione geografica, densità di popolazione e dalla programmazione degli interventi istituzionali, non ricevendone alcuna ricaduta positiva”.