Il secolo breve di San Mango sul Calore. Un libro sul terremoto del 1980 in Irpinia
In occasione del quarantesimo anniversario del terremoto del 1980 esce, per i tipi del Terebinto Edizioni, Il secolo breve di San Mango sul Calore e il terremoto del 23 novembre 1980 a cura di Nicola De Blasi (professore di “Storia della lingua italiana” alla Federico II di Napoli) e Fiorenzo Iannino (professore e presidente della Pro Loco Sanmanghese).
Il libro (collana “Terre e Genti d’Irpinia n. 6”, pagg. 256, € 18,00, disponibile in libreria dal 30 novembre) presenta una rilettura originale dell’evento sismico, anche grazie alle foto inedite di Libero De Cunzo, agli acquerelli di Guido Marena e a immagini d’epoca messe a disposizione da Giovanni Chieffo, Enzo Giannitti e dallo stesso Marena. Come evidenzia nella prefazione Renata De Lorenzo (Presidente della Società Napoletana di Storia Patria), anche «San Mango, con i suoi 79 morti e il centro storico totalmente distrutto il 23 novembre 1980, ha rivissuto quel momento come storia di individui e collettiva, attraverso la raccolta di immagini, testimonianze orali dei sopravvissuti, nel loro dialetto, e l’impegno per la ricostruzione fisica e identitaria del paese. A quaranta anni dal sisma ogni luogo coinvolto dovrebbe in realtà iniziare una riflessione sul proprio presente, debitore in positivo e in negativo di quella tremenda notte». Un evento traumatico che, secondo Nicola De Blasi, è una cesura «sempre presente nella memoria di chi lo ha vissuto» e rende ormai necessaria la «visione storica di un cambiamento epocale».
La riflessione sul 23 novembre è occasione per un recupero, ad opera di Fiorenzo Iannino, della storia novecentesca e della memoria di San Mango sul Calore, in particolare con le vicende di lavoro e di emigrazione verso il Belgio, le Americhe e l’Australia. Il volume presenta infine una sezione di ricordi e racconti di Luisa Casillo Festa, Luigi De Blasi, Cristiana De Santis, Guido Marena, Ubaldo Reppucci, Carmelina Romano: una rara occasione di riscoperta dell’Irpinia di un tempo.