Istituto De Luca, il grido d'allarme dei genitori alla Provincia: sede bloccata da 4 anni, per lavori mai iniziati
“Attendiamo ormai da
quattro anni che inizino i lavori di riqualificazione della sede storica
dell’Istituto De Luca, ma finora non si è mossa nemmeno una pietra. Chiediamo
alla Provincia di risolvere un problema diventato insostenibile”. E’ il grido
d’allarme lanciato dal presidente del consiglio d’istituto, Modestino Gesualdo,
in rappresentanza dei genitori degli studenti del Liceo Artistico, Scientifico
e Scientifico Sportivo di Avellino.
“E’ una situazione – ha poi
spiegato Gesualdo - che sta creando
gravi disagi agli studenti, alle famiglie e al personale della scuola. In
attesa dell’intervento, mai iniziato, tutte le attività sono state infatti
trasferite in una sede provvisoria, in via Scandone, notevolmente più piccola
della nostra ed insufficiente alle esigenze didattiche, di uno degli istituti
con il maggior numero di iscritti dell’intera provincia. La struttura però non
dispone nemmeno di una palestra. Un fatto assolutamente inconcepibile per un
corso di studi sportivo. E’ stato perciò necessario ripiegare, grazie
all’impegno della dirigente scolastica, Maria Rosaria Siciliano, su impianti
esterni, talvolta quasi questuando ospitalità. Ma al di là dei disagi, questo
disservizio sta determinando spese aggiuntive alla comunità scolastica, che
ricadono naturalmente sulle famiglie. Con l’inizio del nuovo anno scolastico,
in piena emergenza Coronavirus, i problemi si sono ulteriormente accentuati,
essendo difficoltoso garantire le condizioni di sicurezza agli studenti, con
aule di ridotte dimensioni, rendendo così necessari i doppi turni. Un
disservizio che condiziona le giornate dei ragazzi e delle loro famiglie,
soprattutto di chi è residente nei Comuni dell’hinterland. Senza contare la
difficoltà dei genitori di fronteggiare spese aggiuntive, in un periodo di
crisi economica”.
“Chiediamo - ha
concluso il rappresentante dei genitori – a Domenico Biancardi, presidente
dell’amministrazione provinciale di Avellino, ente appaltatore dei lavori, che
si provveda con la massima urgenza a sbloccare e risolvere una questione che si
trascina da anni e che ormai è diventata paradossale ed inaccettabile. Questi
inspiegabili ritardi, inoltre, stanno creando un deterioramento del complesso
scolastico di Tuoro Cappuccini, con ulteriori presumibili aggravi, in termini
di costi, per la collettività”.