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Mal’Aria 2025: Avellino respira meglio, ma occorrono politiche capaci di far respirare la città
martedì 4 febbraio 2025 - Da Redazione
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Legambiente Avellino presenta il rapporto “Mal’Aria 2025”, un’analisi dell’inquinamento atmosferico elaborata sulla base dei dati ARPAC 2024. I numeri evidenziano un trend incoraggiante nella qualità dell’aria: dal 2017 al 2024, il livello medio annuo è calato significativamente, passando da 42 µg/m³ a 21 µg/m³. Questo risultato avvicina la città agli obiettivi europei di qualità dell’aria da raggiungere entro il 2030, pari a 20 µg/m³.
“Un miglioramento che fa ben sperare” dichiara il circolo Legambiente Avellino. “Questo trend positivo è il frutto di politiche ambientali più incisive e di una crescente sensibilizzazione nella cittadinanza. Si tratta di un progresso che può far sorridere, ma non possiamo abbassare la guardia. Ogni passo in avanti è un incentivo a fare di più, sia per raggiungere gli obiettivi europei sia per evitare pericolose inversioni di tendenza” sottolinea Antonio Di Gisi, presidente di Legambiente Avellino.
Legambiente ricorda che, sebbene il miglioramento sia evidente, il lavoro per garantire una qualità dell’aria pulita è tutt’altro che concluso. La salute pubblica resta a rischio qualora venisse rallentato l’impegno nella riduzione delle emissioni.
Legambiente sottolinea che per consolidare il trend positivo e garantire un’aria più salubre per la cittadinanza, è necessario intervenire su più fronti. Tra le priorità, emerge l’urgenza di affrontare il problema del traffico urbano, uno dei principali responsabili delle emissioni inquinanti. Rafforzare le misure per la riduzione del traffico veicolare e incentivare sistemi di mobilità sostenibile, come l’uso di mezzi di trasporto pubblico, biciclette e percorsi pedonali sicuri, rappresenta una strada fondamentale per limitare l’impatto ambientale delle città, cominciando dal Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS).
Un altro aspetto cruciale riguarda la transizione energetica nelle abitazioni. Promuovere il passaggio a sistemi di riscaldamento domestico più sostenibili, eliminando progressivamente l’utilizzo del gas e favorendo l’adozione di tecnologie a basso impatto come le pompe di calore e l’energia da fonti rinnovabili, permetterà di ridurre significativamente le emissioni di polveri sottili.
Per quanto riguarda le aree agricole, è indispensabile contrastare la pratica degli abbruciamenti incontrollati, che contribuiscono in maniera significativa all’inquinamento atmosferico. Offrire alternative per lo smaltimento ecologico degli scarti, come il compostaggio o la valorizzazione degli scarti agricoli per la produzione di energia, può rappresentare una soluzione efficace e sostenibile.
Infine, un ruolo centrale spetta alla sensibilizzazione della popolazione. Educare la cittadinanza sull’importanza della qualità dell’aria e sulle buone pratiche da adottare quotidianamente per ridurre l’inquinamento è essenziale per coinvolgere attivamente la comunità nella salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica.
Legambiente invita tutte le istituzioni, le aziende e la cittadinanza a collaborare “Abbiamo l’opportunità di raccontare come Avellino, dall’essere il capoluogo di provincia con il tasso di inquinamento atmosferico più alto del meridione, possa diventare un esempio di buona pratica, adottando politiche capaci di far respirare la città” conclude il presidente Antonio Di Gisi.