Patto Civico per Avellino”, domani la chiusura della campagna elettorale del candidato a sindaco Rino Genovese
È fissata per domani (giovedì 6 giugno) la chiusura della campagna elettorale per il candidato a sindaco del “Patto Civico” per Avellino, Rino Genovese. L'appuntamento con il comizio pubblico è a Piazza Biagio Agnes dalle 20.30 alle 21.30. Si conclude così una fase intensa di incontri e confronti con i cittadini, di sopralluoghi nei quartieri per verificare dalla viva voce dei residenti bisogni ed esigenze, per poter immaginare gli ulteriori interventi da effettuare inserendoli tra quelli già programmati. “Una campagna elettorale che mi ha permesso di conoscere ancora più a fondo – afferma Genovese – l'intera comunità, le sue necessità e tutti i suoi rioni. Positive le sensazioni registrate in questo “viaggio”. Sono sempre stato accolto con entusiasmo e fiducia, la stessa che vorrò ripagare con i fatti se sarò eletto sindaco. Ho ascoltato le persone e spiegato il programma della nostra coalizione civica, teso a dare risposte rapide, anche attraverso l'istituzione dei comitati di quartieri che contribuiranno a raccogliere le istanze dei residenti. Grazie a tutti”.
Intanto, sul tema del Sociale, Genovese riassume i concetti fondamentali del suo impegno con la comunità avellinese e, in particolare, con chi è in difficoltà.
“Il sociale è il primo punto del nostro programma. Del resto, ciò che qualifica eticamente un'amministrazione comunale è l'attenzione verso “gli ultimi”. Vogliamo anticipare i bisogni della gente, non rincorrerli. E durante questa campagna elettorale, parlando con la Caritas, operatori sociali, personale dell'Asl e tanti altri che si occupano quotidianamente di disagio, abbiamo realizzato una mappatura che comprende tante, troppe, situazioni negative. Una mappatura del disagio sociale che ci dice come in città non funzioni, concretamente, un Piano di zona, ci siano 4.000 anziani che vivono da soli e molti di loro hanno difficoltà anche ad andare a fare la spesa e 2.000 immigrati hanno problemi di integrazione e tanti vivono ai margini. Inoltre, non ci sono consultori e la Caritas, attraverso la Mensa dei Poveri, ogni giorno registra nuovi casi di povertà e indigenza”.
“Da quanto appurato sul territorio cittadino si rafforzano i capisaldi di quella che sarà la nostra azione, se eletti ad amministrare la città. Necessaria l'istituzione della figura del “Garante dei disagi sociali e delle disabilità”. Subito la costituzione di una rete di collaborazione che possa agire come un “Patto sociale del welfare” e includere tutti gli attori che hanno competenza in materia, oltre alle associazioni di volontariato che si occupano di questo settore. Ovviamente, non si potrà non decretare la fine dello scandalo del Centro per l'Autismo di Valle che è ancora chiuso e che va affidato per la gestione all'Asl di Avellino. Sociale, però, è anche l'allestimento e l'apertura di centri di aggregazione giovanili e per anziani. Così come è, nella mia concezione, un programma di edilizia residenziale sostenibile con l'abbattimento di edifici fatiscenti e la ricostruzione di palazzi che restituiscano dignità agli inquilini delle singole unità abitative. Strutture moderne, dove non piove negli appartamenti e non si diffondono umidità e muffa. Edifici realizzati anche attraverso un partenariato pubblico-privato che possa consentire costruzione dagli alti standard di vivibilità”.