Sant'Angelo dei Lombardi, il Consiglio si oppone al fotovoltaico. Repole: "Necessario tutelare il Goleto".

Il Consiglio Comunale di Sant'Angelo dei Lombardi ha deliberato all'unanimità contro il progetto di un parco fotovoltaico, in cui si prevede l'installazione di pannelli a pochi passi dall'Abbazia del Goleto. L'impianto tecnologico per la produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica, per una potenza complessiva di 5376,02 KW, con le relative opere di connessione alla rete, verrebbe realizzato tra i Comuni di Sant'Angelo dei Lombardi e Lioni. Dall'assemblea parere negativo per il rilascio del permesso di costruire e la ferma opposizione ad eventuale Autorizzazione Unica in variante urbanistica. "La ragione dell'opposizione - spiega il sindaco Rosanna Repole - è la tutela e valorizzazione del sito storico-religioso dell'Abbazia del Goleto, un bene su cui ha puntato Sant'Angelo ma che è patrimonio dell'intera provincia. Non possiamo restare indifferenti rispetto a quello che sarebbe un'altra aggressione al paesaggio". L'appello alla Regione. Il sindaco fa sapere: "Incontrerò il vicegovernatore Fulvio Bonavitavola per studiare ogni strada possibile al fine di evitare la costruzione del parco. L'opera, inoltre, va contro le indicazioni della stessa Regione Campania, che intende limitare il consumo di suolo. Pertanto, adiremo ogni via legale per opporci, oltre a provare a fermare il progetto con il confronto con le Istituzioni". Repole aggiunge: "È la riedizione di un vecchio progetto presentato sotto l’Amministrazione Forte da Teknogeos srl (Decreto Dirigenziale Regione della Campania n. 556 aprile 2011) è oggi riproposto dalla Global Service srl. Il PUC vigente tutela e salvaguardia il territorio rurale e le perplessità e contrarietà dell’Amministrazione Comunale sono state espresse in tre conferenze di servizi. Da parte nostra abbiamo sempre partecipato alle conferenze dei servizi presentando le nostre perplessità e la nostra contrarietà. Stanno arrivando - conclude Repole - diversi attestati di solidarietà da chi, come la Coldiretti, ha interesse come noi a percorrere percorsi di sviluppo legati all'agricoltura di qualità e alla sostenibilità di ogni altra iniziativa.