Sant'Angelo dei Lombardi - La portalettere irpina che ha costruito un forte legame con la comunità con dedizione e creatività
Esperienza, professionalità e empatia: sono queste le doti che consentono a Lorenza Franza, portalettere di 55 anni, da 14 anni in Poste Italiane, di portare a compimento il suo compito quotidiano, eludendo gli ostacoli e superando le avversità di un contesto disagevole. Ogni giorno Lorenza macina chilometri con un’idea fissa nella testa: tornare in ufficio con la borsa della corrispondenza vuota. Un’impresa che può risultare impossibile se non conosci le insidie di un territorio fatto di abitazioni rurali, viottoli di campagna dove la toponomastica è una chimera e le strade sono spesso conosciute con toponimi figli del passaparola. Ma Lorenza vuole onorare la divisa che indossa, e poiché la difficolta, se c’è la buona volontà, aguzza l’ingegno, ha deciso di investire tempo e energie sulla sua esperienza: consegna dopo consegna, difficoltà dopo difficoltà, ha riempito una sua personalissima agenda con nomi e riferimenti, un viario, dove ha annotato i nuclei familiari serviti e delle indicazioni per ritrovarli. Un lavoro meticoloso che è stato possibile grazie alla dedizione, alla tenacia e ad uno spiccato senso di responsabilità. «Anche se l’indirizzo è insufficiente o la strada manca di indicazioni e di numeri civici, grazie alla mia agenda riesco comunque ad individuare il destinatario e a consegnare lettere e pacchi», dice con soddisfazione la postina, mostrando la sua preziosa raccolta di informazioni, frutto di anni di contatti e relazioni che in qualche caso hanno anche dato luogo a rapporti di amicizia. Un’opera che Lorenza condivide con i suoi colleghi: in un’area dove il recapito è particolarmente complicato, la sua agenda consente anche ad un postino meno esperto di raggiungere tutti i destinatari. «Mi entusiasma molto incontrare clienti che mi attendono seduti sull’uscio di casa o alla finestra non solo per ricevere la corrispondenza, ma anche per raccontare, tra un caffè caldo d’inverno o una bottiglietta d’acqua fresca d’estate, storie di vita che consolidano relazioni umane e gratificano i tuoi sforzi professionali», racconta la portalettere, che insieme ad altri cinque colleghi assicura la consegna della corrispondenza che parte dal centro di Sant’Angelo dei Lombardi, uno dei paesi distrutti dal terremoto dell’80. «Da questa esperienza - aggiunge - ho compreso che è fondamentale aggiungere al mestiere l’amore per quello che fai, il rispetto e la sintonia con gli altri, che spesso in zone di campagna come quelle in cui lavoriamo noi sono anziane, fragili e sole». Un approccio che stimola nei destinatari fiducia, affetto e soddisfazione per il servizio svolto da Lorenza. «Consegnare corrispondenza e pacchi con un sorriso e a una parola cortese mi sembra davvero naturale - spiega la postina, mostrando un sincero stupore di fronte a chi guarda alla sua condotta con ammirazione -. Aiutare tutte le persone che ricevono la corrispondenza con dei gesti semplici a me costa poco, e ricevere in cambio il loro affetto e la loro fiducia è un grande dono che mi riempie di gioia e mi fa lavorare ogni giorno con più entusiasmo».