Al Moscati il test genetico dei tumori. L’oncologo Gridelli: "Adesso la terapia personalizzata è ancora più precisa"
Si implementano ulteriormente le attività onco-ematologiche dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino, inserita nella Rete Oncologica Campana. Con i fondi messi a disposizione dalla Regione è stato infatti strutturato un progetto ed è stato acquistato un macchinario per effettuare i test genetici dei tumori. Applicando le tecnologie di sequenziamento di ultima generazione (NGS, Next Generation Sequencing) è ora possibile presso l’Azienda “Moscati” – prima Azienda ospedaliera in Campania (le altre strutture sono l’Istituto Pascale e l’Università Federico II di Napoli) - analizzare il tessuto tumorale e identificare eventuali alterazioni genetiche.
«L’analisi genetica completa dei tumori con NGS rappresenta l’ultimo tassello del grande lavoro che stiamo portando avanti in campo oncologico – sottolinea Cesare Gridelli, Direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia dell’Azienda “Moscati” –. Adesso che siamo in grado di identificare il gene alterato, possiamo adottare quelle specifiche terapie molecolari già disponibili nell’ambito della pratica clinica o a livello sperimentale».
Dopo il prelievo del tessuto tumorale, vengono effettuati, presso l’Unità operativa di Anatomia Patologica, diretta da Giovanni De Chiara, l’esame istologico e la preparazione del materiale per eseguire l’analisi genetica; il sequenziamento è invece affidato a Maria Luisa Ventruto, dirigente biologa del Laboratorio di Genetica. «Un’attività multidisciplinare – conclude Gridelli –, al Moscati già collaudata e che può contare sul supporto del manager Renato Pizzuti e di tutta la Direzione Strategica, che ci consente di raggiungere il virtuoso obiettivo di approntare la migliore terapia possibile per il paziente oncologico».