Appello alle Banche di Confindustria Piccola Industria
Nel clima
di grande incertezza che stiamo vivendo con forti preoccupazioni per la tenuta
economica e sociale del nostro territorio, perché nessuno è in grado oggi di
prevedere realmente quali saranno gli effetti di questa pandemia, il Comitato
Piccola Industria di Confindustria Avellino, guidato da Massimo Iapicca ( nella foto con Andrea Giorgio), lancia
un forte appello agli Istituti di Credito, chiamati in causa a sostenere le imprese, dal cosiddetto Decreto
“Liquidità”
“Le aziende
hanno bisogno di immediata liquidità, perché dall’avvio delle misure
restrittive il flusso dei pagamenti si è bruscamente interrotto. Senza
liquidità la situazione delle piccole e medie imprese può in molti casi
degenerare rapidamente” sostiene Massimo Iapicca.
Gli
strumenti messi in campo dal Decreto “Liquidità” sono sicuramente interessanti
ma l’enormità della platea coinvolta e le procedure operative interne dei vari
Istituti di credito rischiano di
allungare i tempi di erogazione.
Oltre
all’accorato appello a ridurre per quanto possibile i tempi e le procedure di
istruttoria, dal Comitato Piccola Industria emergono anche delle proposte.
Molte
società di diverse dimensioni sono i
terminali delle tante filiere produttive presenti in Italia, che coinvolgono per
la maggior parte piccole e piccolissime
aziende , anche al di sotto dei dieci dipendenti.
La proposta
agli Istituti di Credito è quella di impostare la valutazione creditizia non solo
sulle singole realtà ma anche con un sguardo alla filiera.
“ Ci
potranno sempre essere delle differenze a livello di tassi e condizioni
applicate, ma valutare una filiera permette di comprendere meglio le esigenze
di tutti gli attori coinvolti, e tenere conto di altri elementi, che possono
contribuire ad ottimizzare i tempi di analisi e valutazione.” – precisa Massimo
Iapicca-
“Come
imprenditori siamo consapevoli del nostro ruolo non solo economico ma anche
sociale, e le numeroso iniziative di solidarietà concreta avviate in questo
periodo di grande difficoltà lo dimostrano. C’è il rischio della perdita di
numerosi posti di lavoro, pensiamo alla filiera del turismo e della
ristorazione, completamente in ginocchio, e quindi che si aggravi il disagio
sociale nel nostro territorio. Ma siamo anche consapevoli che all’uscita
dall’emergenza dovremo affrontare delle nuove sfide anche organizzative se
vogliamo mantenere la nostra competitività, per questo abbiamo bisogno
innanzitutto del supporto finanziario per mettere in atto nuove strategie.”
“Confidiamo
nella sensibilità delle Direzioni degli Istituti di credito che operano in
Irpinia , perché in un momento di scarsità di risorse anche umane, possano
migliorare i tempi e le capacità di processare rapidamente i dati e le documentazioni,
guardando al contesto di filiera produttiva, e per questo siamo disponibili ad
offrire la nostra collaborazione in termini di conoscenza ed informazioni”.