Tu si nat in Italy

Coronavirus e professioni. Un bonus per le partite iva di tutta Italia ma soprattutto il telelavoro ci potrà  aiutare.


Il coronavirus sta arrestando la crescita del nostro paese e a farne le spese è anche il mondo delle professioni. Tra le misure che il governo sta valutando c’è un bonus per le partite iva d’Italia. Ad anticipare alcuni contenuti della norma in fase di studio è il viceministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli che ha dichiarato: “ Oltre a pensare ai dipendenti pubblici e privati stiamo immaginando di mutuare un modello già in uso negli Stati Uniti, a beneficio di professionisti e lavoratori autonomi, un bonus mensile per fronteggiare queste prime necessità legate alla crisi”. Il viceministro ha inoltre aggiunto che il provvedimento dovrebbe contenere misure per agevolare i lavoratori con figli al fine di sostenere il reddito dei professionisti impossibilitati a svolgere il loro lavoro a causa delle restrizioni messe in campo per fronteggiare l’emergenza sanitaria (chiusura di scuole, tribunali, uffici, annullamento eventi pubblici etc.). 

In questi giorni si sta cercando di continuare a compiere le proprie attività lavorative da casa, in luogo del comune ufficio o studio professionale, secondo il modello dello smart working. Per i professionisti si tratta di operare su alcune piattaforme telematiche già esistenti e di comune fruizione ma non ancora pratiche per tutti. Quale vetrina per le opportunità lavorative esiste Europaconcorsi che evidenzia quotidianamente le gare per gli affidamenti di incarichi pubblici, e non solo, in tutta Europa. Molte amministrazioni pubblicano le loro proposte di gara sulla piattaforma del MEPA (mercato elettronico pubbliche amministrazioni). In alcune regioni i comuni invece hanno aderito ad altri sistemi informatici: SINTEL per la regione Lombardia, che coinvolge anche comuni della Liguria e delle Marche; START per la regione Toscana; SATER per l’Emilia Romagna e molte ancora quali l’ ASMECOMM per le regioni del sud etc. Per ognuna di queste piattaforme i professionisti devono accreditarsi, inserire i propri dati, partita iva e procedere inoltrando i documenti richiesti utilizzando pec, firma digitale e passOE tratto dal sito dell’ ANAC. Anche per i progetti privati il telelavoro è già in funzione, basti pensare che per trasmettere una CTU (consulenza tecnica di ufficio) in tribunale viene utilizzato il portale della giustizia. Oppure, per inoltrare una CILA o un permesso a costruire, i comuni ricorrono a sistemi analoghi, come il SUE (sportello unico edilizia) o SUAP (sportello unico attività produttive). Per il recupero di alcuni dati come quelli catastali è già in funzione da alcuni anni la piattaforma SISTER che consente di eseguire variazioni catastali da remoto, oppure il sito CIVA dell’Inail per la comunicazione della messa a terra per gli impianti elettrici o IMATERIA per la formazione a distanza dei tecnici. In questo periodo in cui gli incontri non sono auspicabili, il lavoro telematico, il cosiddetto smart working se utilizzato da tutti potrà consentire il prosieguo delle attività professionali arrestando la decrescita della nazione. 

Purtroppo è un brutto momento per il nostro Paese e non possiamo fare altro che attendere la fine dell’emergenza. Ci aggiorneremo per tenerci continuamente in contatto e farci sentire una comunità viva e presente. A presto e buon lavoro!