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Dura replica del Presidente Ato D'Alessio alle dichiarazioni di Buonopane, "prive di linearità, chiaramente strumentali e incompatibili"
lunedì 14 aprile 2025 - Da Redazione
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Nel corso degli ultimi mesi l’Ato rifiuti di Avellino ha subito, continuamente, critiche ingiustificate rispetto alle quali abbiamo lasciato, spesso, che a parlare fossero i fatti. E’ doveroso sottolineare che solo grazie al lavoro dell’Ente d’ambito si è riusciti ad ottenere un parere positivo da parte dell’Agcm e mantenere, nei comuni della provincia di Avellino, una gestione pubblica del ciclo integrato dei rifiuti. In questo contesto, il Presidente della Provincia Rizieri Buonopane sorprende per dichiarazioni prive di linearità, chiaramente strumentali e incompatibili con la vigente normativa sul ciclo dei rifiuti. Le sue ultime dichiarazioni, rese a distanza di pochi giorni, in antitesi tra loro, sono assimilabili più al cappellaio matto di Carroll, che cambia idea ad ogni rintocco dell’orologio, che al Presidente di una Provincia. Prima Buonopane si rassegnerà a prendere atto che la legge non dà alla Provincia alcuna competenza in tema di rifiuti e prima i comuni irpini saranno messi in condizione di affrontare efficacemente il problema della raccolta. Non più di qualche giorno fa, in occasione dell’assemblea dei sindaci, il Presidente della Provincia ha avuto modo di riconoscere la linearità e la piena legittimità del percorso fin qui effettuato dall’Ato. Non appena ricevuto il parere dell’Agcm, invece, ha cambiato linea parlando di comportamento contraddittorio. Evidentemente in confusione, Buonopane ha cambiato idea anche sulla valenza di detto parere, prima considerato irrilevante e ora decisivo. È evidente che l’unico scopo del Presidente della Provincia è stato sempre e solo quello di continuare a gestire i rifiuti, ostacolando in modo artificioso l’operato dell’Ato. Tutto pur di conservare una competenza che gli è stata sottratta dalla legge. Anche l’ipotesi prospettata - del tutto irrealizzabile - secondo la quale la Provincia continuerà a detenere una quota del 20% di Irpiniaambiente - è finalizzata a tenere le mani sulla gestione dei rifiuti, nonostante la normativa vigente lo escluda chiaramente. Ancora oggi, esaltando un parere che fino a ieri la stessa Provincia definiva non vincolante e assolutamente irrilevante, si è evidenziato l’utilizzo politico che Buonopane fa della vicenda e l’assoluta lontananza dai sindaci e dai veri problemi delle comunità irpine. D’altronde, questo modo di operare della presidenza della provincia di Avellino è ormai noto agli amministratori irpini. Non a caso, la mancanza di equilibrio istituzionale ha portato l’inquilino pro tempore di Palazzo Caracciolo ad un isolamento politico e amministrativo pressoché totale. L’Ente d’Ambito per la gestione integrata dei rifiuti continuerà ad operare nell’assoluto rispetto delle leggi vigenti e nell’interesse vero delle comunità e dei sindaci irpini, che certamente sapranno distinguere tra chi sta cercando di conservare uno spazio di gestione e chi sta lavorando alacremente per affrontare e risolvere il problema del ciclo integrato dei rifiuti.