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Moscati - Una 46enne di Avellino la prima irpina a essere curata con anticorpi monoclonali

 

All’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino la prima somministrazione in Irpinia di anticorpi monoclonali come terapia per la cura della malattia Covid-19. Grazie a una sinergia tra Medici di Medicina Generale, Asl Avellino e Azienda Ospedaliera, questa mattina una 46enne ha potuto beneficiare del prezioso farmaco. La donna, residente ad Avellino, è stata inserita sull’apposita piattaforma dal suo Medico di Medicina Generale. Individuata dall’Asl come soggetto in possesso dei requisiti necessari, è stata segnalata all’Azienda ospedaliera Moscati. E questa mattina è arrivata a bordo di un’ambulanza dell’Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) alla Città ospedaliera ed è stata accompagnata in un ambulatorio appositamente allestito al pianterreno del Covid Hospital.


Qui il Direttore dell’Unità operativa di Medicina Interna, Maria Amitrano, insieme ad altri collaboratori, ha prima verificato l’effettivo possesso dei criteri di eleggibilità e ha poi proceduto all’infusione del farmaco, ritirato sempre in mattinata all’Azienda Ospedaliera Monaldi di Napoli, dopo aver ricevuto l’autorizzazione da parte dell’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco.

L’operazione di infusione, costantemente monitorata, è durata circa un’ora. Altrettanto il periodo di osservazione della paziente dopo la somministrazione. La 46enne è stata quindi riaccompagnata presso la propria abitazione, dove è stata anche ricontattata dai professionisti del Moscati, restituendo buone notizie sul suo stato di salute. «La donna aveva tutte le caratteristiche specifiche per essere sottoposta a terapia con i monoclonali – evidenzia Maria Amitrano -: presentava fattori di rischio per patologie pregresse, era sintomatica con tosse, febbre e astenia, ma con un livello di saturazione tale da non richiedere ossigenoterapia né tantomeno il ricovero. L’infusione si è svolta senza problemi e la speranza adesso è che il farmaco si dimostri effettivamente efficace».

La cura con anticorpi monoclonali si inserisce nell’ambito delle terapie ambulatoriali attivate anche in Campania per impedire che si sviluppino le forme più gravi della malattia, e allo stesso tempo per alleggerire il carico degli ospedali, soprattutto per quel che riguarda l’occupazione delle terapie intensive. «Il contributo che l’Azienda Moscati sta offrendo alla lotta al nuovo Coronavirus – sottolinea il Direttore Generale, Renato Pizzuti – sta diventando sempre più significativo, grazie al grande impegno e all’instancabile lavoro degli operatori sanitari. Il momento è particolarmente difficile: il numero dei ricoveri è notevole, la terapia intensiva è piena e sono già diverse le Unità operative convertite in aree Covid. Nonostante ciò, stiamo procedendo con la vaccinazione dei pazienti fragili, abbiamo avviato la sperimentazione del vaccino Reithera e da oggi stiamo collaborando con l’Asl per la somministrazione dei monoclonali. Uno sforzo importante per dare una mano all’intera comunità».