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A Nusco la manifestazione, “Note Narranti- musica e parole nel segno dell’inclusività e della cooperazione fra popoli"

Il comitato di solidarietà “Hug for Future”, il Rotary Club Sant’Angelo dei Lombardi Hirpinia Goleto e il Comune di Nusco organizzano “Note Narranti- musica e parole nel segno dell’inclusività e della cooperazione fra popoli- Winter Edition”.
 L’iniziativa si iscrive nell’ambito delle manifestazioni denominate “Note Narranti”. La prima di queste si è svolta il 24 di agosto del 2024 a Nusco, e si è costituita come una riuscita fusione fra esibizioni musicali, interventi di note personalità impegnate nel sociale; l’intento era quello di fare luce sul tema delle “povertà nascoste”, realtà poverissime ma sconosciute ai più. A parlarne, la scrittrice Dacia Maraini e il prete Luigi Merola. Oltre alle parole, sono stati forniti aiuti concreti a una delle realtà di cui abbiamo parlato: si è infatti provveduto, attraverso i fondi raccolti quella sera, al sostentamento di 60 orfani burundesi ospitati dalla Congregazione di Suore del Cuore Immacolato di Maria, impegnata attualmente in un complesso ma necessario progetto agricolo. La richiesta di aiuto è direttamente pervenuta dalla Superiora generale della Congregazione, Madre Daphrose Kiraniguye, al medico nuscano Antonio Ebreo, stabilmente impegnato in missione in Burundi.
Anche se nel solco della precedente, l’iniziativa che si sta organizzando per il 30 di dicembre, dalle ore 17 all’ex chiesa di San Rocco a Nusco (attuale sede della misericordia), si prefigge di essere qualcosa di diverso e nuovamente inedito; potremmo definirlo uno “spin-off”, una nota a margine, un incontro più intimo volto a sensibilizzare i partecipanti su una vera e propria piaga che affligge la nostra società: la violenza di genere e le sue terribili conseguenze. L’approfondimento sarà curato dalla Cooperativa sociale Demetra, nella persona della psicologa Laura De Falco. L’approfondimento virerà poi su quello che è il punto di contatto fra la tematica della violenza sulle donne e quello delle povertà nascoste: la tratta delle donne. L’approfondimento sarà curato da Blessing Okoedion, celebre testimone del fenomeno nonché presidente dell’associazione di solidarietà Weavers of Hope.
Ancora, si assisterà alle interpretazioni musicali di giovani e qualificati musicisti, che si orienteranno in un vario programma musicale, un saggio di oltre tre secoli di musica; il pianista Andrea Calzerano, e il duo per pianoforte e sassofono di Mario Pascale e Mario Pizza.
I fondi raccolti quella sera saranno devoluti alla Congregazione citata per continuare a contribuire alla realizzazione del necessario progetto di sostentamento agricolo.
Sull’iniziativa si esprime così il presidente del Rotary Club Hirpinia Goleto Rosario Maglio:“Il tema dell’inclusivita’ e della cooperazione fra popoli coinvolge noi tutti: non possiamo restare indifferenti di fronte alla sofferenza e alla richiesta di aiuto di chi si trova a vivere momenti di difficoltà o di emarginazione per cause non dipendenti dalla sua volontà.
Il Rotary, sia a livello globale che a livello locale, si impegna da sempre per promuovere l’inclusione e l’integrazione, nonché per contribuire al superamento di tutte le barriere fisiche e culturali che limitano il pieno sviluppo della persona umana. 
Siamo stati davvero contenti di aver contribuito all’organizzazione di questo importante momento di riflessione su un tema così delicato e ringraziamo il comitato organizzatore Hug For The Future per la grande opportunità che ci ha dato, il Comune di Nusco, tutti i partner dell’iniziativa, gli ospiti che interverranno e in particolare la cara Blessing Okoedion per la grande disponibilità dimostrata anche in questa occasione, sempre vicina a chi si impegna - e sempre pronta a scendere in campo, ogni volta che viene sollecitata - per aiutare chi ha bisogno”  
Il portavoce del comitato “Hug For Future” e direttore artistico della manifestazione Alessandro Ebreo così riflette sul senso della manifestazione: “Alcuni potrebbero obbiettare alle nostre ragioni dicendo che non abbia senso parlare di tematiche lontane da quelle coinvolte nell’evento. Eppure, è proprio questa la cifra caratteristica della nostra azione; i paesi irpini rischiano spesso di rimanere isolati, chiusi in sé stessi. Abbiamo perciò il bisogno di conoscere, discutere tematiche che ci sembrano lontane e che proprio per questo ci permettono di uscire dalla nostra dimensione protetta e definirci davvero cittadini del mondo, condizione indispensabile per orientarsi nei difficili tempi che pare ci attendano.”