Biogem Ariano - Dalla Libertà al binomio Arte-Scienza: le Due Culture danno appuntamento al 2022
Cala il
sipario sulla tredicesima edizione, finalmente in presenza, del meeting simbolo
di Biogem, la più partecipata e interattiva di sempre, a parere del Presidente
Ortensio Zecchino, e ‘’limitata solo dalla tirannia del tempo’’. Un
inconveniente evidenziato, negli anni scorsi, dal compianto Paolo Isotta,
ricordato nel corso di uno spettacolo ideato dal maestro Nazzareno Carusi, che
ha anche accompagnato al piano l’attrice Lara Sansone e la violoncellista
Ludovica Rana.
Ad aprire i lavori Dino Cofrancesco, che, nella sua prolusione, attraverso una
raffinata lettura di Isaiah Berlin, ha potuto fornire ai presenti gli strumenti
adeguati per la comprensione del torrenziale dibattito odierno sulla libertà.
Dopo di lui, il Premio Nobel Martin Chalfie, introdotto dal Direttore
Scientifico di Biogem, Giovambattista Capasso, ha elevato un inno alla libertà
della ricerca di base, spesso bistrattata, ma sempre capace di ‘’ampliare le
conoscenze del mondo’’. Una relazione intrisa di un vissuto straordinario, e in
grado di fare breccia su tanti giovani, ricercatori e non, grazie a una rappresentazione
plastica di quella ‘serendipity’ che molto affascina il mondo della ricerca
anglosassone e che tanta parte ha avuto nella storia della scienza.
Antonio Ereditato,
memoria storica del meeting, ha chiacchierato con l’ambasciatore Silvio Mignano
sul destino futuro del nostro pianeta, mentre il suo collega romano Fausto Sciarrino,
allievo del Nobel Giorgio Parisi, ha stupito tutti con accenni alla rivoluzione
in corso della meccanica quantistica. Tanto da stimolare la programmazione di
un corso, coordinato dallo stesso Ereditato, da tenere ad Ariano Irpino. Biogem
conferma, dunque, il suo ruolo attivo nel promuovere la cultura scientifica. Ma
non solo quella, come attestano il confronto tra Aldo Schiavone ed Ernesto
Galli della Loggia, stuzzicati da Francesco Di Donato, su Eguaglianza e libertà.
E come conferma la ‘lectio magistralis’ del Cardinale Giovanni Battista Re
sulla libertà religiosa, preceduto da Mons. Franco Buzzi e dal Pastore Dieter Kempen,
su libero e servo arbitrio.
Il grecista Giulio Guidorizzi, vincitore del Premio Letterario Maria Antonia
Gervasio’ per il suo ‘Sofocle. L’abisso di Edipo’, ha deliziato la platea,
improvvisando una lezione sulla libertà e il destino nella tragedia greca,
pochi minuti dopo la dotta relazione del professore Francesco De Sanctis sulle
‘Figure storiche della libertà’, mentre la grande letteratura aveva già
illuminato la sala con Danilo Breschi e la ‘libertà in Dostoevskij’.
E ancora, tornando ai giorni nostri, il dibattito sui confini etici della
libertà nell’economia tra Antonio Paganetto e Vincenzo Scotti, moderati da
Marco Filoni e preceduti da una relazione sul rapporto tra libertà e identità
digitale, tenuta da Anna Maria Mandalari, dell’Imperial College di Londra. Della
libertà in architettura ha invece parlato Mario Panizza, in una lezione ricca
di spunti cinematografici.
Accorato è
stato il ricordo del filosofo napoletano Aldo Masullo, virtualmente presente anche
quest’anno al meeting, grazie a una serata a cura di Michele Farisco,
Responsabile dell’Unità di Filosofia ed Etica della Scienza di Biogem, già moderatore
del dibattito su ‘scienza e libertà’ tra Laura Palazzani e Gilberto Corbellini.
Alle Due Culture si è parlato anche della libertà personale in senso stretto, all’interno
di un confronto sulla irruzione delle neuroscienze nel diritto penale, animato
dall’avvocato Vincenzo Regardi, tra il giurista Gustavo Pansini e il
neuro-psichiatra Pietro Pietrini. Proprio alle neuroscienze è toccata la
conclusione della manifestazione, con un fiabesco e ‘artistico’ viaggio nel
cervello ‘’più grande del cielo’’, ad opera del professore Giulio Maira, seguito
da un tributo a Dante del professore Michele Rinaldi. Come ad anticipare il
tema della quattordicesima edizione, ‘Arte e Scienza’, svelato dal Presidente
Zecchino. Nel frattempo, ‘’nuove, piccole gocce, sono state fatte cadere dalle
‘Due Culture’ nel grande mare della conoscenza’’, realizzando l’auspicio
iniziale del meeting.