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Capitale della Cultura 2027 , emozioni per Sant’Andrea di Conza.Il sindaco:"E' la candidatura della Città dell’Alta Irpinia"

 Sant’Andrea di Conza  ha discusso ieri a Roma, nella Sala Spadolini nel Ministero della Cultura, il dossier “Incontro Tempo” per la candidatura a Capitale italiana della Cultura 2027, con la presenza dei sindaci dell’Alta Irpinia e una rappresentanza dalla provincia di Potenza e Salerno. “La presentazione del dossier è stato un evento festoso e corale per il nostro territorio. La candidatura di Sant’Andrea di Conza è stata ed è a tutti gli effetti la candidatura della Città dell’Alta Irpinia, di 25 borghi e comunità, una proposta di rivincita delle aree interne che ha messo in luce la storia, la cultura, la natura con uno sguardo al futuro, nel segno dell’unità e con l’ambizione di fare dell’Alta Irpinia una meta culturale stabile, credibile, innovativa”, ha dichiarato il sindaco di Sant’Andrea di Conza, Pompeo D’Angola. Alla discussione hanno preso parte, oltre a D’Angola, la presidente della Città dell’Alta Irpinia Rosanna Repole, il responsabile dei beni culturali della Diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi-ConzaNusco-Bisaccia, nonché parroco di Sant'Andrea di Conza, Mons. Tarcisio Gambalonga, il responsabile comunicazione Gaetano Grasso con il suo gruppo di lavoro ha ideato il concept “Incontro Tempo”. L’emozione è stato il fil rouge della presentazione, iniziata con la performance di Francesca Errico, giovane attrice della Compagnia teatrale “Mario Martino”, ed è proseguita con la visione di due video e l’appello finale dell’avvocato Donato Cicenia. “Oggi potete scegliere di cogliere un fiore, meraviglioso e bellissimo. La sfida che noi vi lanciamo è di scegliere un’aiuola, ricca di colori, di emozioni, di profumi”, ha detto riscaldando la platea dove sedevano, tra gli altri, la vice presidente della Provincia di Avellino e i componenti del Comitato scientifico, il giornalista Andrea Covotta e il prof. Leandro Ventura dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale. “Una sfida nella quale – ha precisato la presidente Repole – il territorio ha creduto, destinando risorse già stanziate dalla Regione Campania per la nostra area interna”. E il piano finanziario, redatto in collaborazione con il coordinatore amministrativo della candidatura Stefano Pirozzi, ha restituito in maniera evidente la concretezza delle azioni messe in campo. “Stanno arrivando tantissimi attestati di stima e le congratulazioni da irpini e non irpini - rivela il sindaco D’Angola - Siamo riusciti con questa candidatura, che la commissione ha definito ambiziosa ma non velleitaria, a trasmettere un messaggio preciso: esiste un’Alta Irpinia che non è nata il 23 novembre del 1980, ma secoli, millenni prima. E che ha voglia di raccontarsi, di offrire e accogliere. Un ringraziamento doveroso va allo scrittore Maurizio De Giovanni, all’amministratore delegato della Ema di Morra De Sanctis Domenico Sottile, alla presidente del Consorzio di Tutela dei Vini d’Irpinia Teresa Bruno, alla direttrice del Museo Irpino Giovanna Silvestri e al registra Luca Bellino, per i loro messaggi a sostegno del territorio”.