Presentato il progetto “Forfresh”, formaggio fresco probiotico in imballaggio ecosostenibile, promosso dal Gal Partenio
Collaborazione, sinergia, cooperazione: sono le parole chiave emerse dal confronto che si è svolto al Circolo della Stampa di Avellino per la presentazione degli esiti del progetto “Forfresh”, formaggio fresco probiotico in imballaggio ecosostenibile, promosso dal Gal Partenio nell’ambito del PSR Campania 2014/2020 misura 16.1.2 per promuovere la filiera lattiero-casearia di qualità, con il supporto del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Dipartimento di Agraria Università degli Studi di Napoli Federico II, e dall’Azienda Agricola Francesco Savoia di Roccabascerana (Avellino). Il dibattito è stato moderato da Italo Santangelo, agronomo pubblicista.
“Abbiamo da subito colto l’estrema potenzialità di questa misura del PSR Campania – ha affermato Maurizio Reveruzzi, direttore del Gal Partenio - che mette a confronto in un unico contesto il mondo della ricerca, le imprese e le istituzioni. Quando c’è una cooperazione in atto non possiamo che registrarne la positività, anche perché sappiamo che il confronto è necessario per restituire soluzioni possibili ai problemi che registriamo sul territorio. Questa misura cerca anche di aumentare la competitività delle aziende per renderle maggiormente attrattive sui mercati. E c’è un altro elemento da non sottovalutare: dove c’è un’azienda che fa ricerca viene fuori l’attenzione alla sostenibilità e questo dell’azienda agricola Savoia è un vero esempio”.
Anche Addolorata Ruocco, Dirigente Regione Campania UOD 500722 Avellino, ha sottolineato l’importanza di portare avanti progettualità attraverso reale e fattiva collaborazione con i soggetti coinvolti. “Questa è una misura complessa – ha affermato - che ha richiesto incontri e affiancamento ma il risultato è stato raggiunto e ce lo dicono i fatti. Ben sette progetti dal Gal Partenio sono stati portati a finanziamento con risorse stanziate per oltre un milione di euro. Ora bisogna guardare anche al futuro: questa misura rivisita il concetto della cooperazione consentendo ad aziende agricole di accedere alla ricerca e, ai fini dell’educazione alimentare, sarebbe di grande importanza diffondere i risultati anche alle in ambito scolastico”.
Dopo l’approfondito excursus di Nicoletta Murru, Dipartimento Medicina Veterinaria dell’Università “Federico II” di Napoli, sul formaggio fresco spalmabile da latte di pezzata rossa e del packaging compostabile che si adatta perfettamente alla conservazione della lattica, e dell’attività di campo e laboratorio da parte di Maria Aponte, Dipartimento di Agraria dell’Università “Federico II” di Napoli, Francesco Savoia dell’azienda agricola Savoia ha sottolineato come la pezzata rossa sia “una razza che ci sorprende di continuo, producendo latte di grandissimo interesse. Abbiamo ritagliato una nicchia di allevamento sostenibile e possibile nelle zone interne. Il merito di questa collaborazione è stato quello di creare un format replicabile e trasferibile ad altre realtà nell’ambito zootecnico e caseario per proporre un tipo di imprenditoria sostenibile moderna ma che non abbandona il contatto con il territorio”. A sottolineare gli importanti risultati raggiunti nella programmazione e gli obiettivi futuri Flora Della Valle, dirigente regionale Valorizzazione Produzioni Agricole, mentre Maria Tortoriello, direttore Coldiretti Avellino, ha sottolineato come la sinergia tra imprese e agricoltori e il ruolo svolto dalle organizzazioni sia fondamentale “per venire sempre più incontro alle esigenze degli agricoltori e i risultati degli ultimi anni ci danno ragione”.
A chiudere i lavori Maurizio Petracca, presidente VIII Commissione Agricoltura Regione Campania: “In Irpinia abbiamo il vantaggio e l'esperienza che presentiamo oggi ne è la conferma, di avere eccellenze vere, da promuovere in Campania ed in Italia – ha affermato -. Nella nuova programmazione si investe molto di più su ricerca e cooperazione. Su questo terreno c'è stato uno snellimento burocratico che va salutato con piacere. I processi oggi appaiono semplificati e questo è un bene. Io insisto sempre sul rilievo che i Gal rivestono che hanno portato avanti progetti di grande valore ed è per questo che dal mio punto di vista bisogna investire sempre di più sui Gal proprio per la capacità di essere presenti sul territorio come riferimento in grado di intercettare istanze dei territori”.