Sant'Angelo dei L. - Grande partecipazione all'incontro tra la DMO Irpinia Montagna d'Amare Aps e Città dell'Alta Irpinia
° 1 anno di DMO Irpinia “Montagna d’Amare”: il resoconto di un incontro costruttivo per il futuro turistico del territorio irpino
Con un invito a lavorare in sinergia per costruire e attuare nuovi e concreti modelli turistici in Irpinia si è chiuso l’incontro “1 anno di DMO IRPINIA”, tenutosi il 6 aprile 2024, a Sant’Angelo dei Lombardi presso il Centro Sociale Don Bruno Mariani.
Lungimiranza. È questo il succo di un confronto appassionato e nitido, che ha visto protagonista il territorio nelle sue molteplici rappresentanze: le amministrazioni comunali, i partners, le associazioni e i soggetti privati.
Il tavolo dei lavori è stato aperto da Rosanna Repole, sindaco del comune ospitante e presidente della Città dell’Alta Irpinia, che ha sottolineato l’opportunità importante offerta dal lavoro della DMO Irpinia e la necessità di fare rete e di scrivere una strategia comune, in virtù del protocollo d’intesa siglato lo scorso marzo tra DMO Irpinia e Città dell’Alta Irpinia.
Visione Nel ripercorrere la storia e la mission della DMO, l’unica costituita ed operativa sul territorio Irpino sino ad oggi, il presidente Vincenzo Castaldo ha ribadito l’importanza di una visione d’insieme e di lungo periodo, senza le quali non sarebbe possibile definire una linea operativa tangibile che porti a dei risultati. Lo stesso si è soffermato sul lavoro svolto dalla DMO in questo primo anno di attività, ripercorrendo i risultati raggiunti attraverso la costruzione di modelli e cluster come ad esempio quello focalizzato sul turismo religioso. Sfidante è stato ad esempio il lavoro svolto per la costruzione del sito www.mv900.it in occasione del IX centenario del Santuario di Montevergine. Una delle vocazioni del territorio irpino che ha consentito di mettere in rete, per la prima volta, Santa Lucia di Serino e Caposele, nel primo caso promuovendo San Giuseppe Moscati nel secondo caso San Gerardo. Questo progetto ha portato alla collaborazione con Opera Romana pellegrinaggi, primo Tour operator in ambito turismo religioso.
Radici Nel definire l’essenza della DMO ed i suoi cluster si è dato spazio all’ultimo progetto messo in piedi, “Il Festival delle radici”, presentato dalla Destination Manager Emanuela Sica che ha sostenuto l’importanza di coltivare una visione per costruire il nuovo, attraverso risorse economiche e umane e la formazione professionale, facendo leva su un progetto innovativo e sostenibile che ha l’obiettivo di celebrare le tradizioni culturali locali, promuovere le comunità residenti e l’identità territoriale come patrimonio che unisce le Comunità. Il festival verrà presentato alla Camera dei Deputati il 22 aprile alle ore 16. Nella seconda parte dell’incontro si è data voce alle esperienze e alle testimonianze di Adriana Lomazzo, imprenditrice dell’Azienda agricola casearia Pisacreta di Volturara Irpina e di Emilia Di Girolamo, direttrice del MAVV (Museo del Vino, dell’Arte e della Vite) di Portici. In entrambi i casi sono state raccontate con esempi concreti due iniziative ideate dalla DMO relative ai cluster turismo esperienziale e enoturismo. Quest’ultimo come fondamentale vocazione del territorio e che la DMO ha celebrato a dicembre 2023 con un annullo filatelico di Poste Italiane in occasione dell’anniversario delle tre docg irpine. Antonio Di Conza, sindaco di Lacedonia, ha chiuso lo spazio dedicato alle testimonianze per raccontare l’importanza della DMO Irpinia al fianco delle amministrazioni e di come questo abbia garantito a Lacedonia di realizzare un progetto di accoglienza in ambito Turismo delle radici, cluster che la DMO sta sviluppando in occasione dell’anno delle radici italiane.
Le conclusioni sono state: “La DMO come modello organizzativo e di promozione territoriale, la prima ed unica, sino ad oggi in Irpinia, può avere un futuro solo se si condividono alcuni principi base. Innanzitutto alla DMO non si aderisce ma si partecipa, questo significa sentirsi parte di un progetto e farlo crescere insieme. Altro principio è quello per cui se si crede nel progetto è necessario che in esso si riconosca lo strumento unico a cui affidare la strategia e la responsabilità dei risultati. Infine il turismo, che da solo non può risollevare le sorti dell’Irpinia, è business e questo significa affidarsi al privato con competenze specifiche e con l’attenzione ai risultati”.
Uno speciale ringraziamento è stato fatto dal Presidente e dalla Destination Manager in chiusura, ai Sindaci, soprattutto quelli che fin da subito hanno creduto nel progetto di DMO partito a fine 2021, con cui si è avviato un percorso “di visione e coraggio” verso un obiettivo complesso e di medio e lungo periodo ma che finalmente sta creando molto entusiasmo grazie alla concretezza e con risultati tangibili.