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Sviluppo e Autonomia differenziata, da Sant'Angelo dei Lombardi un NO al progetto Calderoli

Secco No all'autonomia differenziata: il progetto di Calderoli al centro di un convegno organizzato dalla Cgil Avellino che attraverso sindaci, parlamentari e rappresentanti del mondo sindacale ha ricevuto tutti i dubbi e le contrarietà della riforma che si vuole portare avanti. Piero De Luca, il deputato di Sinistra Italiana Franco Mari e Michele Gubitosa vicepresidente del M5s  si sono ritrovati nell'esprimere con ragionamenti e fatti concreti le divergenze sull'autonomia differenziata.

In Italia più di un quinto della popolazione vive in comuni con limitato accesso ai servizi essenziali (22,7%), nelle regioni del Mezzogiorno questa percentuale supera il 36% della popolazione e il dato della Campania è in linea ma l’Irpinia supera questi dati; ciò significa che più di un terzo dei cittadini vive potenziali disagi per  accedere a servizi pubblici essenziali come sanitari ed educativi, a causa anche di un limitato accesso a servizi di mobilità.

Un altro fattore importante è il lavoro che si lega al decremento demografico che si fa sempre più marcato in tutte le aree interne ma in particolare nei comuni definiti periferici o ultra periferici.  
"La necessità di aprire un confronto nelle aree interne della Campania - ha dichiarato il segretario generale Cgil Avellino, Franco Fiordellisi - è fondamentale per il nostro territorio che, se dovesse proseguire il progetto di Calderoli, sarebbe ulteriormente esposto ai processi di desertificazione a causa della forte riduzione di risorse per i servizi pubblici, una frantumazione che con la riduzione di risorse per lo sviluppo sostenibile, le infrastrutture e servizi limiterà ulteriormente la  presenza di attività economiche e quindi “umana”. Siamo in presenza, ha dichiarato Christian Ferrari della segreteria nazionale Cgil di "di un progetto catastrofico per le aree fragili ed interne, in particolare del Mezzogiorno, già fortemente penalizzate negli anni a causa dell’ austerità e a politiche che hanno posto al centro la questione settentrionale e facendo scomparire la questione meridionale.  Anzi in alcuni casi la questione meridionale è stata legata impropriamente e assurdamente, non ai ritardi storici, ma alla negligenza o incapacità dei meridionali. Anche gli interventi di Cucciniello dell'Acli, e del rappresentante Auser hanno posto la difficoltà di " sviluppare o contrastare lo spopolamento quando vengono tagliati o dismessi i presidi dello stato sociale come scuole, trasporti, sanità o socio assistenziale, con una popolazione sempre più anziana perché mancano strutturate attività industriali in grado di favorire lo sviluppo sostenibile e la nascita di nuovi insediamenti, con infrastrutture scarne sé non proprio inesistenti, il tutto quando maggiore e fondamentale è la necessità di azioni programmate e forti dello stato di fronte alle straordinarie rivoluzioni o processi di transizione ecologica e digitale che necessitano di risorse e infrastrutture materiali ed immateriali. Il sindaco di Sant'Angelo dei Lombardi e Presidente del Progetto Pilota Rosanna Repole, ha posto il problema del "percorso delle aree interne allo stato rallentato per la mancanza di deroghe generali sui servizi essenziali da parte del Governo". Interessante anche l'intervento del Presidente del Piano di Zona, Luigi D'Angelis nel rappresentare tutti i timori sul ridimensionamento delle politiche sociali nel Mezzogiorno a scapito delle Regioni Settentrionali. Un convegno ispirato allo slogan "Stesso Paese,Stessi Diritti" teso anche a non far disperdere l'importante patrimonio culturale e professionale  dove è importante e sostanziale affermare che "La conoscenza non si spezza". Il camper della Flc Cgil che attraverserà i paesi contro l'autonomia differenziata ha coinvolto i tanti cittadini arrivati a Sant'Angelo dei Lombardi .Un convegno e una riflessione ben moderata da Erika Picariello che rappresenta l'inizio di un percorso sindacale e delle varie Istituzioni in Irpinia per un NO convinto al progetto del leghista Roberto Calderoli. (A.P)