Questo sito web utilizza cookie tecnici per assicurare una migliore esperienza di navigazione; oltre ai cookie di natura tecnica sono utilizzati anche cookie di terze parti.Leggi Altro
Una brochure per le iniziative da adottare per le persone con danno cognitivo e agevolare la ricerca e il ritrovamento in caso di scomparsa.
lunedì 23 ottobre 2023 - Da Redazione
4273
I dati forniti dal Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse evidenziano che, nel primo semestre dell’anno 2023, in Italia, sono state registrate 13.031 denunce di scomparsa, di cui circa il 4% attiene a cittadini appartenenti alla fascia di età degli over 65.
In molti casi questi ultimi soggetti scompaiono per problematiche legate a danni cognitivi, tra cui la patologia dell’Alzheimer. Si tratta di persone che, spesso, si trovano in difficoltà o in pericolo perché a volte incapaci di agire in modo razionale.
Conoscere l’approccio più efficace per ricercare le persone affette da Alzheimer, o da altro danno cognitivo, è importante per aumentare le possibilità di localizzare queste persone più rapidamente possibile. Il malato smarrito, infatti, in genere non chiede aiuto e non risponde a eventuali soccorritori e tende a isolarsi.
In considerazione degli approfondimenti svolti sul tema, il Commissario Straordinario del Governo ha predisposto una brochure con la quale vengono fornite indicazioni sulle iniziative da adottare per prevenire l’allontanamento di persone con danno cognitivo e agevolare la ricerca e il ritrovamento in caso di scomparsa.
Il documento, qui allegato e, comunque, scaricabile al seguente link: https://commissari.gov.it/media/rjod1okq/brochure-persone-danno-cognitivo.pdf , è rivolto sia ai familiari della persona a rischio di scomparsa, sia ai cittadini, in quanto richiama l’attenzione sul comportamento da tenere quando si incontra una persona in evidente stato di disorientamento, con la raccomandazione di contattare subito, in tali casi, i numeri di emergenza.
Della tematica sono stati, altresì, interessati tutti i Comuni e gli Ambiti sociali della provincia, nonché le Forze dell’Ordine, per sensibilizzare e diffondere le informazioni occorrenti per la migliore gestione di tali situazioni.