Politica
Avellino - Operazione gogna mediatica: gli 8 "colpevoli" rispondono a Ciampi
La decisione di far circolare per le strade di Avellino i 6x3 con i volti e i nomi degli 8 consiglieri di opposizione che hanno votato contro il provvedimento della Giunta Ciampi riguardante il Ferragosto, ha provocato una dura reazione da parte di coloro che sono stati messi alla gogna.
Per tale motivo, questa mattina gli otto consiglieri (Nadia Arace, Dino Preziosi, Nello Pizza, Stefano La Verde, Nicola Giordano, Modestino Verrengia, Alberto Bilotta e Raffaele Pericolo) si sono riuniti per sottoscrivere una lettera da inviare a Sergio Mattarella, Giuseppe Conte e Matteo Salvini per chiedere la rimozione di Carlo Sibilia dall’incarico di Sottosegretario all’Interno, una interrogazione parlamentare ed una serie di denunce in sede penale e civile. E' stata l'occasioe non solo per rispondere alle accuse del sindaco e del M5S, ma ancheper fare chiarezza sulle dinamiche dello scorso Consiglio Comunale.
Gli 8 consiglieri hanno tenuto a precisare che non è stato effettuato nessun voto contro il Ferragosto organizzato dall’Amministrazione Comunale, ma soltanto contro un atto ritenuto illegittimo e divenuto oggetto di attacchi pesanti. In particolare ad essere stato contestato è proprio l’atteggiamento del primo cittadino che dopo aver chiesto scusa per il post apparso su Facebook che attaccava l'opposizione, ha deciso di mettere comunque in piedi un'operazione di gogna mediatica. Una decisione appoggiata anche da Carlo Sibilia, principale riferimento del Movimento 5Stelle, attraverso un post sui social.
"Siamo stati dichiarati colpevoli di avere esercitato la nostra azione di controllo sottolineando l’illegittimità di un atto, siamo stati dichiarati colpevoli di aver espresso il nostro dissenso in Aula e di avere leso la sovranità del Consiglio Comunale. La pena che hanno voluto farci scontare è nei vergognosi 6x3 commissionati dall’onorevole Sibilia e dai suoi colleghi. Ci hanno additati come responsabili della mancata celebrazione del Ferragosto esponendoci al pubblico ludibrio ed alimentando un clima teso e pericolosissimo, dove non mancano messaggi di odio e a causa del quale stiamo realmente cominciando a temere per la nostra incolumità. La nostra replica si ritrova negli strumenti istituzionali che abbiamo a disposizione, invieremo una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per chiedere l’immediata revoca dell’incarico di Sottosegretario di Stato nei confronti di Carlo Sibilia. Il caso, comunque, arriverà in Parlamento con un’interrogazione presentata dal deputato Luca Pastorino e vedrà risvolti giudiziari. Contestualmente non faremo nessun passo indietro, non ci faremo intimidire da chi semina odio e violenza", ha commentato così durante la conferenza stampa di questa mattina in Comune, Nadia Arace del gruppo "Si Può".
Alle sue parole si sono aggiunte quelle di Dino Preziosi di "La Svolta inizia da te": "La strategia portata avanti dal movimento punta a far cadere Ciampi ma lasciando l’onere della questione al resto delle opposizioni. Non sarà così, ma intanto il Sindaco è stato sfiduciato dal suo stesso partito, è commissariato da chi gli impone le cose da dire e da fare. Noi vogliamo che la città sia governata, attendiamo che il Movimento 5Stelle ci dia dimostrazione di essere capace a farlo. Quel che emerge, comunque, è un Ciampi dalla doppia personalità. La mattina si scusa in Capigruppo dopo aver rimangiato quanto scritto sui 6x3, il pomeriggio compie l’azione opposta. Chiederemo un Consiglio Comunale monotematico per mettere alla berlina queste persone e per illustrare la verità ai cittadini".
Tra i "colpevoli" dell'anti Ferragosto c'è anche Stefano La Verde del Pd che ha dichiarato: "Siamo stati puniti per aver svolto il ruolo di controllo e vigilanza. Noi non abbiamo fatto altro che mettere in evidenza una palese illegittimità che successivamente poteva essere impugnata. Sinceramente non mi impressionano queste miserie soprattutto se vengono da chi non conosce nemmeno l’A-B-C della democrazia. E’ ancora più vergognoso che questa situazione sia stata scatenata da un componente del Governo (si riferisce ovviamente a Carlo Sibilia, ndr). Siamo caduti proprio in basso visto che non c’è rispetto per le leggi e per la democrazia".
Presente anche Nello Pizza, capogruppo di "Avellino è Popolare" che ha spiegato con amarezza: "Si è raggiunto un punto di non ritorno per le regole democratiche di questa città. Noi non abbiamo fatto altro che esercitare un nostro diritto. Sibilia ha annunciato che d’ora in poi, questo sarà il suo "modus operandi" il che significa che vuole condizionare il nostro modo di lavorare. Purtroppo ci stiamo rendendo conto che non tutte le Istituzioni sono rappresentate da persone perbene e mi vergogno sinceramente. Per me ha commesso un reato e penso che ne risponderà di fronte all’autorità giudiziaria. Per quanto riguarda il sindaco Ciampi ritengo che un bugiardo non possa governare la città. Con lui sono sempre stato leale e corretto mentre da lui non ho ricevuto nemmeno una spiegazione quando gli ho chiesto conto delle vele che circolavano in città".
"Viviamo in un’epoca in cui la politica è cambiata ed è diventata arte di manipolare la Polis. La disinformazione viene utilizzata per aumentare la rabbia dei cittadini e sta diventando un vero e proprio modus operandi. Siamo passati, secondo i 5 Stelle, dall’apertura della Bonatti per meriti propri, ad aver salvato l’Avellino Calcio fino al Ferragosto. Sia chiaro, noi non abbiamo detto "no" al Ferragosto avellinese, noi abbiamo detto "sì" ad una pregiudiziale che metteva in evidenza delle illegittimità", ha precisato Alberto Bilotta di Avellino è Popolare.
Di "Avellino è Popolare" era presente anche Nicola Giordano: "I bugiardi, in altri tempi ed in altri luoghi, avrebbero avuto il buongusto di dimettersi subito. Questo non accade ad Avellino dove il Sindaco prima tende la mano per scusarsi, poi avalla l’operazione 6x3. Oggi siamo qui a dare voce a chi nel Movimento 5Stelle questa voce non ha. In questo partito subiscono le stesse ritorsioni quando si dice “no” al capo. Lo stesso capo che determina le azioni di Ciampi e che, ormai, gestisce l’Amministrazione Comunale oltre a commettere atti di killeraggio politico. Questa persona ha deciso di sconfessare il Sindaco, di dimissionarlo, magari per scegliere il commissario da inviare in città e prepararsi il terreno per le prossime Amministrative. Ma ha fatto i conti senza il “tavernaro”, sottovaluta gli avellinesi che, però, sanno agire e reagire".
Poi è stata la volta di Modestino Verrengia che ha ironizzato: "Sembra di assistere ad una farsa di Totò. Io sono stato votato ed eletto per vigilare e non votare atti illegali e illegittimi e questo ho fatto nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Il sindaco Ciampi si è dimostrato essere un "pinocchietto", annuncia una cosa e ne fa un’altra. Mentre chiedeva scusa per le sue esternazioni social altri preparavano le vele".
Parole dure anche da parte di Raffaele Pericolo: "Il Movimento 5Stelle mi ha preso di mira, relegandomi alla gogna mediatica, anche durante l’ultima campagna elettorale. Per questo ho dato il mandato ai miei legali di tutelare la mia persona. Durante una delle sospensioni dell’ultima seduta di Consiglio Comunale ho proposto a Ciampi di far cadere il numero legale per rinviare l’Assise al giorno dopo e garantirgli il tempo utile per approvare la delibera relativa al Ferragosto in Giunta. Ma ciò non è accaduto. Quella della variazione di bilancio è solo una scusa per continuare la campagna elettorale e per offendere i propri avversari politici".
Continua così la querelle all'interno dell'amministrazione avellinese tra maggioranza e minoranza, con risvolti che in alcuni casi sfiorano ormai il ridicolo.