Gengaro alla prima con il campo progressista tra spalle larghe e la forza del cattolicesimo democratico
" Credo di avere spalle ben allenate per poter sopportare il peso enorme che mi attende.Sono un politico nel senso più nobile del termine, nel senso di uno che si occupa della polis, della propria città. Ho esperienza e riprendo il meglio della tradizione politica avellinese, ampliandola e portarla ai giovani. Sono un cattolico democratico che guarda a sinistra.Cercheremo insieme di dare risposte ai problemi di Avellino, guardando avanti e creare un futuro per la comunità. Ci sono questioni aperte che fanno tremare le vene e i polsi, dalla piscina comunale chiusa all'appalto della Dogana. I miei avversari sono i problemi aperti della città.."
Cosi Antonio Gengaro concludendo al Viva Hotel la prima con i riferimenti dell'alleanza progressista in vista delle amministrative. Un parterre ricco di presenze, con Francesco Boccia capogruppo dem alla Camera, Michele Gubitosa del M5s, Toni Ricciardi, Piero De Luca, Francesco Borrelli deputato di Alleanza Verdi Sinistra, il senatore Giuseppe De Cristofaro, i candidati alle Europee, Lucia Annunziata, Sandro Ruotolo e Francesco Todisco, i consiglieri regionali Maurizio Petracca e Vincenzo Ciampi.
Un dibattito ampio aperto da Giancarlo Giordano di Sinistra Italiana -SiPuò che ha evidenziato la candidatura di Gengaro, "come la migliore possibile" e con un grazie " al Pd per la quadra raggiunta e poter andare avanti senza divisioni". Sul palco si sono succeduti i vari esponenti politici del campo progressista, tutti intenti, " a mandare a casa Festa, Petitto e D'Agostino" perchè a dire di Gubitosa, "sono loro che hanno governato la città negli ultimi cinque anni e sono loro che hanno fatto sfracelli politici". Sullo stesso tono, Piero De Luca e Francesco Boccia che hanno rimarcato come "Gengaro, saprà far voltare pagina, facendo uscire Avellino dall'umiliazione in cui è stata relegata con un Pd che in consiglio ha fortemente avversato e combattuto. L'obiettivo è quello di voltare completaamente pagina con una rivoluzione culturale, istituzionale, riaffermando piena trasparenza all'azione amministrativa del Comune e facendo riappropriare ad Avellino la grande tradizione della politica e del saper fare."