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Ipotesi di reato di diffamazione, indagini sulle dichiarazioni di Festa che riappare con un video sui social

 Informativa della polizia giudiziaria alla Procura sulle dichiarazioni di Gianluca Festa sull'inchiesta Dolce Vita. La Digos ha avviato un'informativa sul reato di diffamazione aggravata in seguito alle dichiarazioni dell'ex primo cittadino che ha pubblicamente dichiarato varie accuse e frasi che hanno attirato l'attenzione della polizia.In particolare nel corso dell'intervista su un'emittente locale avellinese, Festa aveva fatto intendere che le accuse nei suoi confronti per le quali venne arrestato il 18 aprile scorso sarebbero state trascritte  in modo "scorretto".Tra le affermazioni rese in televisione in seguito all'intervista del giornalista Franco Genzale, da evidenziare anche, la "sfida" al Procuratore Airoma, "ad ascoltare insieme, in piazza, le intercettazioni che mi riguardano: verrà così chiarito che le prove a mio carico non esistono". Le dichiarazioni, come è noto hanno provocato la dura reazione della sezione irpina dell'Anm che aveva espresso in una nota a firma dalla presidente Monica D'Agostino e dalla segretaria Francesca Spella, "piena solidarietà al Procuratore Capo Airoma, al pm Vincenzo Toscano e al Gip del Tribunale di Avellino Giulio Argenio per i violenti e irricevibili attacchi personali". L'Anm ha auspicato la dovuta moderazione dei toni, considerato che "la vicenda processuale dovrà essere svolta nell'aula di Giustizia e non nella pubblica piazza". Sullo stesso tenore, la nota della giunta esecutiva sezionale Anm di Napoli .L'informativa degli organi di polizia passa ora direttamente al Tribunale di Roma per competenza. Nella giornata di oggi, un video  diffuso sui social dall'ex sindaco ripreso dai principali siti provinciali, ha lasciato perplessi e indignati molti commentatori. Nelle vesti di novello Samuel Beckett, Festa con un monologo ha messo in scena sui social la trasposizione di quella che sarebbe stata la sua recente vicenda, concludendo che "farò una battaglia di giustizia e di libertà per la mia comunità, per la mia città, per gli avellinesi, non contro una categoria, ma contro chi eventualmente ha sbagliato e non può stavolta e mai rimanere impunito. Ve lo debbo.Grazie, avellinesi, grazie, Avellino. Lo farò ancora una volta per voi".