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Vignola presenta la squadra per le Provinciali. "Dobbiamo avere Presidente e maggioranza con una linea chiara"

A cinque giorni dal voto delle Provinciali del 31 ottobre il candidato alla Presidenza Michele Vignola  presenta i candidati del Partito Democratico e illustra le linee programmatiche sullo slogan "Irpinia del Futuro, governiamo con passione". Il primo cittadino di Solofra, ritrova al suo fianco nella sala affollata del Circolo della Stampa di Avellino, segretari di circolo, consiglieri e sindaci del Pd e di "Italia e' popolare" insieme ai riferimenti territoriali con Umberto Del Basso De Caro, Nicola Mancino, Rosetta D'Amelio, Luigi Famiglietti e l'ex sen. Enzo De Luca . Sono i segretari provinciali  Giuseppe Di Guglielmo e Giuseppe Del Giudice, ad aprire l'incontro evidenziando   "l’indistinto rappresentato dalle destre, sia a livello nazionale che a livello locale".  La candidatura di Vignola - ha sottolineato Di Guglielmo - è arrivata al termine di un percorso complicato ma trasparente che ha segnato una nuova unità in seno al Partito Democratico. Chiediamo il voto per il presidente prima ancora che per il consigliere" . Così anche Del Giudice che invita, " a non disertare perché le Provinciali rappresentano un bivio per il Centrosinistra irpino che non si è piegato ad un indistinto “unitario” ma ha preferito la politica. Abbiamo definito un messaggio politico chiaro, rilanciando un tavolo tra forze popolari e progressiste. Qui c’è la politica, dall’altra parte ci sono solo capi e capetti." Nel corso dell'incontro sono intervenuti Enzo De Luca che ha chiamato gli amministratori democratici alla reazione, l'ex Presidente del Senato Nicola Mancino , che si e' soffermato sul ruolo ridimensionato della Provincia dopo la riforma Delrio con l'assist per Vignola di poter rappresentare il rilancio di Palazzo Caracciolo. Le conclusioni di Michele Vignola si sono incentrate sul ruolo della Provincia, inteso come " cabina di regia per i progetti che riguardano il territorio. La provincia di Avellino è centrale nei trasporti, nella logistica, nella movimentazione delle merci da sfruttare per valorizzare le nostre eccellenze enogastronomiche. Siamo centrali - ha continuato il candidato alla Presidenza - nelle politiche di adeguamento dell’Edilizia Scolastica, che verrà portata avanti con un piano triennale di investimenti concordato con Palazzo Santa Lucia, e nella gestione del ciclo integrato dei Rifiuti. L’Irpinia non sarà lo sversatoio regionale, ma è chiamata ad essere autosufficiente, ad avere gli impianti per concludere il ciclo. Un passaggio che migliorerà la vita dei cittadini anche sotto l’aspetto economico". Ha confermato l'impegno dei Democratici e Popolari ad essere in prima linea per la Stazione Hirpinia perché rappresenta un’opera strategica per lo sviluppo del nostro territorio. E’ un punto cruciale del nostro programma, è una strategia condivisa con la Regione".Sul tema delicato dell'edilizia scolastica, " la prossima amministrazione provinciale si concentrerà con un piano annuale e triennale concordato con la Regione Campania". Senza mezzi termini l'obiettivo del prossimo 31 ottobre:  " Alle elezioni del 2014 c’erano due candidati in la vittoria del  centrodestra con maggioranza di consiglieri di centrosinistra che ha portato il presidente Gambacorta a trovare una condivisione. Un aspetto indubbiamente  positivo ma consentitemi di dire che è stato anche un limite di questa esperienza. Noi dobbiamo puntare ad avere presidente e maggioranza. Abbiamo bisogno di una linea chiara." Non poteva mancare un riferimento a Biancardi: "  il mio avversario mi attacca facendo riferimento al mio operato da sindaco di Solofra. Voglio ricordargli che i cittadini, recandosi alle urne, hanno espresso il loro giudizio sull’Amministrazione da me guidata per ben due volte. Sono stato rieletto sindaco con un voto quasi plebiscitario, con numeri molto più ampi rispetto alla mia prima elezione. Biancardi parla anche di dissidi con il mio omologo di Montoro: Mario Bianchino è vicino alla mia candidatura e sta supportando la mia corsa".E sul voto disgiunto, o più semplicisticamente i "tradimenti", Vignola si e' dichiarato certo che, " non ce ne saranno. Riscontro un forte entusiasmo che viene dalla base del partitoe dell'intera coalizione".