Daspo di cinque anni al capo ultras irpino in seguito ai gravi atti dell'incontro Vicenza -Avellino
Nel pomeriggio odierno personale della Questura di Avellino, a seguito di indagini condotte dalla locale D.I.G.O.S. in collaborazione con la D.I.G.O.S. della Questura di Vicenza, ha notificato a Cecere Stefano, classe 84, capo ultras irpino, un provvedimento di DasPO della durata di cinque anni emesso dal Questore della Provincia di Vicenza. La predetta misura di prevenzione, parallelamente al procedimento penale che ne è scaturito per le fattispecie delittuose perpetrate, si è resa necessaria a seguito dei gravi fatti di violenza realizzati dal capo ultras all’interno dello stadio “Romeo Menti” allorchè, nel corso della semifinale dei playoff Vicenza-Avellino, lo stesso si rendeva responsabile di gravi atti di intemperanza da cui scaturiva anche la sospensione di alcuni minuti della gara, tramessa in diretta sui canali Rai Sport. Il tifoso irpino, dopo aver scavalcato la recinzione, raggiunto il terreno di gioco, si portava nei pressi del settore occupato dai tifosi vicentini e colpendo con due pugni un tifoso locale tentava di impossessarsi di uno striscione. La sua condotta poneva in pericolo la gestione dell’Ordine pubblico determinando momenti di forte tensione tra le rispettive tifoserie. Di qui la necessità del provvedimento questorile odierno che impedirà al tifoso ultras di accedere per la durata di cinque anni a tutte le strutture ove si svolgono manifestazioni sportive, di tutte le categorie anche in occasione di partite amichevoli in Italia o all’estero ed inoltre ai luoghi interessati alla sosta, al transito ed al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni medesime.