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Indagini della Procura di Avellino e Guardia di Finanza, scatta l'arresto per un avvocato per truffa sul Bonus Facciata
martedì 2 luglio 2024 - Da Redazione
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Al termine di un'articolata attività di indagine delegata e coordinata dalla Procura della Repubblica di AveIlino, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino hanno dato esecuzione ad ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un avvocato del Foro di Avellino, indagato per i delitti di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, impiego di denaro di provenienza illecita, riciclaggio ed autoriciclaggio di ingenti crediti di imposta, illecitamente acquisiti per inesistenti lavori edili relativi ai cc.dd. Bonus Facciata. Nella stessa indagine risultano coinvolte altre nove persone, indagate per riciclaggio dei proventi illeciti ottenuti. Si è proceduto, altresi, all'esecuzione di un decreto di sequestro preventivo della somma pari ad E. 319,000,00, da eseguirsi in via diretta, cioè mediante acquisizione delle disponibilità patrimoniali dell'indagato, ovvero per equivalente, mediante apprensione di beni o altre utilità di cui il prevenuto abbia la disponibilità. Le attività investigative hanno beneficiato della proficua collaborazione dell'Agenzia delle Entrate, grazie anche alla sottoscrizione di uno specifico protocollo d'intesa, stipulato, su iniziativa di questo Ufficio, tra la predetta Agenzia, la Procura della Repubblica di Avellino e il Comando Provinciale Guardia di Finanza di Avellino.
E infatti, le indagini si inseriscono in un contesto piu ampio, che ha tratto spunto proprio da una segnalazione acquisita grazie al coordinamento investigativo instaurato in virtù del protocollo; in tale contesto, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Avellino segnalava alla Procura alcuni soggetti, poi attinti anche da un'ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, perchè ritenuti responsabili, a vario titolo, dei medesimi reati per i quali si precede nei confronti dell'odierno indagato. In particolare, le indagini precedentemente svolte permettevano di acquisire elementi onde ritenere allo stato delle indagini e fatti salvi gli ulteriori sviluppi processuali-inesistenti i lavori di rifacimento della facciata di un vetusto immobile ubicato a Solofra, dichiarati eseguiti, alla fine del 2021, per la somma complessiva di 4.310.000,00. Tale condotta permetteva, poi, agli odierni indagati di acquisire crediti di imposta inesistenti relativi a Bonus Facciata per un totale di E. 3.815.000,00; gli stessi crediti venivano poi ceduti con diversi atti di trasferimento, al fine di dissimularne Ia provenienza, ad altri soggetti, con it risultato di essere, in parte, anche monetizzati presso un Istituto di Credito, cosi consentendo un indebito profitto di E. 300.885,88.