Soldi per documenti falsi per permessi di soggiorno ai migranti. Sedici indagati, blitz anche in Irpinia
I carabinieri di Eboli hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari, emessa su richiesta della Procura della Repubblica, dal GIP del Tribunale di Salerno, nei confronti dei componenti di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti in materia di immigrazione, residenti nelle province di Salerno, Avellino, Napoli e Padova.
I carabinieri della Compagnia Carabinieri di Eboli coadiuvati dal personale del Comando Provinciale di Salerno, nonché delle Compagnie Carabinieri di Padova, Montella e Torre del Greco, hanno eseguito una ordinanza applicativa di misure cautelari personali emesse dal Gip del Tribunale di Salerno, su richiesta della Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia. L’indagine ha riguardato un gruppo criminale, che, in cambio di denaro, predisponeva e presentava la falsa documentazione richiesta dal decreto flussi ed emersione dal lavoro irregolare per l’ottenimento del permesso di soggiorno in Italia.
L'ordinanza applicativa di misure cautelari personali ha riguardato 16 persone, di cui 2 sottoposte alla custodia in carcere, 11 alla custodia domiciliare e 3 all'obbligo di dimora. Dall'indagine, è emersa l'attività di un'associazione operativa nella Piana del Sele che, attraverso datori di lavoro e centri di assistenza per l'impiego compiacenti, avrebbe prodotto e presentato documentazione falsa utile a favorire, attraverso il decreto flussi ed emersione dal lavoro irregolare 2020, l'ingresso e la permanenza illegale nel territorio nazionale di extracomunitari. Per attivare l'iter delle pratiche di emersione dal lavoro irregolare la somma pretesa dall'organizzazione sarebbe stata di circa 3.000 euro, di cui euro 1.300 richiesti al datore di lavoro nonché la somma di circa euro 1500 pro-capite relativa ai flussi stagionali.