Al via "Mosaic". Parte dall'Irpinia il progetto pilota per la creazione dell'eccellenza nella filiera zootecnica regionale
Siglato il progetto MOSAIC per la «Validazione di Modelli Economicamente Sostenibili per la Produzione delle Aree Interne della Campania», nato dal partenariato tra l’azienda agricola irpina Le Masserie Piano, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università Federico II di Napoli.
Hanno firmato l’accordo: Disertino Lorenzo Piano per Le Masserie Piano; Antonio Limone, Direttore generale dell’IZSM Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e il prof. Gaetano Oliva, direttore del Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali (DMVPA) dell’ateneo napoletano. Saranno parte attiva del progetto anche Ugo Mariani, Dirigente della sezione di Avellino dell’IZSM Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e il prof. Giuseppe Campanile, ordinario di zootecnia del DMVPA della Federico II.
L’importanza e l’innovazione contenuta in MOSAIC stanno nel suo obiettivo che è: creare un modello che metta in rete produttori, trasformatori e consumatori attraverso la creazione di un sistema integrato di filiera per la produzione di carne bovina di alta qualità, nelle aree interne campane per di migliorare le attuali tecniche di allevamento dei bovini, con particolare riferimento all’alimentazione degli animali e all’ottimizzazione delle tecniche di allevamento.
La durata del progetto è di tre anni, durante i quali l’allevamento del bovino da carne, estensivo o semi-brado, sarà usato come modello zootecnico da esportare in zone con una bassa densità abitativa, dove l’attività zootecnica e la filiera cerealicola rappresentano una risorsa occupazionale, per fermare l’abbandono e promuovere il ripopolamento delle aree interne garantendo all’agricoltore un reddito adeguato.
Nella prima parte del progetto l’attenzione è puntata all’analisi preliminare delle piante da foraggio presenti sul territorio, all’individuazione delle migliori tra esse e alle tecniche ottimali per la loro conservazione; così da migliorare le fermentazioni ruminali del bovino e aumentare il quantitativo di Omega 3 e molecole con attività nutraceutiche presenti nella carne.
Si passa poi al miglioramento delle condizioni del benessere animale, con piani di razionamento che migliorano le percentuali di accrescimento e garantiscono, pertanto, la produzione di carni italiane con caratteristiche organolettiche e dietetico-nutrizionali più adatte alle richieste del mercato e in grado di ottimizzare il rapporto tra tenerezza della carne e contenuto di metaboliti funzionali. Attenzione al benessere animale anche nella fase della macellazione e studio delle tecniche innovative di frollatura, capaci di migliorare la tenerezza delle carni, ottimizzarne la «shelf life» e incrementarne la quantità di molecole funzionali. Questo crea un prodotto salutare, dalla forte identità territoriale e, pertanto, più redditivo per le aziende produttrici.
MOSAIC si rivolge, infine, anche alla selezione e riproduzione dei bovini, con inseminazioni strumentali per migliorare la gestione riproduttiva aziendale e aumentare la progenie di soggetti di razza Podolica, Marchigiana e Chianina, che abbinano all’alto merito genetico anche ottime capacità di adattamento al territorio. Sarà anche creata una banca criogenica, costituita da embrioni delle suddette razze prodotti tramite il protocollo MOET, per rendere sempre fruibile la presenza di queste razze sul territorio.
Inoltre, sarà necessario definire un sistema di controllo dell’intera filiera, attraverso l’applicazione del QR code, utile a garantire la salubrità dell’ambiente di provenienza e il rispetto degli indicatori riportati nel disciplinare e a promuovere contratti di rete tra produttori e trasformatori. Il tutto sarà accompagnato da una divulgazione tramite piattaforme web come YouTube, Twitter e Facebook, con la partecipazione del Capofila e dei Partner alle attività della Rete Rurale Nazionale e della Rete europea del PEI.
«E’ un progetto di grande respiro e di sviluppo per tutto il comparto zootecnico - commenta Disertino Lorenzo Piano, classe 1987, amministratore unico de Le Masserie Piano e manager con esperienza internazionale - che è una risorsa fondamentale per un territorio collinare come quello dell’Irpinia e di gran parte della Campania, con una naturale vocazione all’allevamento estensivo e allo stato semibrado. Con questo progetto, il nostro obiettivo è quello di creare una filiera certificata per la produzione di carne di alta qualità dell’entroterra campano, ponendo le basi per un’azione cooperativa volta allo sviluppo di un contratto di rete tra i vari attori del comparto, creando un progetto pivot che possa essere da esempio e benchmark per i colleghi del nostro comparto, per una efficiente e proficua gestione di tutte le fasi della produzione zootecnica e agricola, con l’obiettivo di portare in tavola una carne certificata più salubre ed ecocompatibile».
Dal canto suo il Direttore Generale dell’IZSM Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno Antonio Limone afferma: «La zootecnia è una risorsa per le aree interne e può essere un volano per l’intero territorio. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno mette a disposizione il suo know how per offrire ai consumatori garanzie sulla tracciabilità e sulla salubrità dei prodotti di un comparto che è in via di espansione e che deve puntare sempre più su innovazione e su nuove competenze per poter diventare una vera grande occasione di sviluppo dell’economia locale. Noi siamo al fianco di quanti vogliono lavorare per rilanciare il comparto in chiave dinamica e innovativa».
Sottolinea l’importanza del valore del legame che Mosaic instaura tra Università ed Aziende e le sue potenzialità future, la dott. Angela Salzano, ricercatrice del DMVPA della Federico II che dice: «Questo progetto rappresenta un’ottima opportunità per rinforzare il legame tra Università ed Aziende. La creazione di una rete che vede coinvolte le competenze scientifiche e professionali dei professori e ricercatori dell’ateneo federiciano e dei dirigenti dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno non può che essere un valore aggiunto per quelle aziende che hanno voglia di mettersi in discussione e di investire nel futuro. Questo modello produttivo mira alla creazione di prodotti locali, salubri ed ecosostenibili, in linea con i dettami della Comunità Europea e con la sua visione globale riguardante la “One Health”, ossia la salute non solo del consumatore finale ma anche del singolo animale e dell’ambiente. Il rispetto di questi tre parametri è il primum movens del progetto “MOSAIC”, che punta a creare un modello futuro da cui altre realtà rurali possano trarne suggerimenti e benefici».