Case e Ospedali di Comunità: il nodo del personale intervenga la Regione
L’accordo tra la Provincia di Avellino e l’Asl di Avellino, finalizzato ad accelerare e snellire le procedure tecnico-amministrative per la realizzazione sul territorio irpino di dieci Case di Comunità e quattro Ospedali di Comunità “si è svolto senza coinvolgere alcuna sigla sindacale”. La denuncia è del segretario confederale Cisl Fernando Vecchione. “Il dialogo ai tavoli delle intese resta sempre l’unico strumento per migliorare i servizi sul territorio - spiega Vecchione - ci dispiace non essere stati convocati si è persa una grande occasione di confronto”.
Il grande tema della realizzazione delle case e degli ospedali di comunità però va di pari passo con quello del personale. “È questo il vero nodo - spiega Massimo Imparato segretario generale Cisl Fp Irpinia Sannio - sappiamo molto bene che non mancheranno le risorse per poter costruire le strutture sanitarie grazie alla missione 6 del Pnrr. Ma sappiamo altrettanto bene che qui si rischia di costruire delle cattedrali nel deserto ovvero strutture meravigliose ma senza dipendenti. Come sarà finanziata la spesa del personale? E ancora ci chiediamo chi verrà a lavorare in queste centrali operative e case ed ospedali di comunità? Se qualcuno pensa di poter appaltare i servizi a cooperative esterne alimentando un sistema clientelare nel mondo dei privati oppure provocare l’ennesimo circolo vizioso che genera poi precariato si sbaglia di grosso. A questo ci opporremo con tutte le nostre forze e anzi vigileremo affinché il personale sarà il valore aggiunto a queste nuove strutture”.
“Il rebus del personale da impiegare non è certamente un quesito che possono affrontare esclusivamente i singoli direttori generali - continuano Vecchione e Imparato - Bisogna andare alla radice e per questo occorre già da ora l’intervento della Regione. Non si può perdere tempo, al prossimo incontro dovranno quindi prendere parte non solo le sigle sindacali ma anche la Regione affinché il governatore De Luca intervenga per questa problematica facendo chiarezza sulle modalità di reclutamento del personale da impiegare nelle case e ospedali di comunità e centrali operative”.
L’obiettivo della Cisl e Cisl Fp è quella di promuovere i professionisti del territorio. “Rinnoviamo la richiesta di partecipare ai tavoli dove si stabiliscono i livelli assistenziali sul territorio - concludono Vecchione e Imparato - e proprio in questa sede intendiamo avanzare proposte atte ad assumere personale già presente nelle graduatorie ma soprattutto a valorizzare le risorse del territorio irpino e di tutte le aree interne. Anche Ferrante ha denunciato l’esodo di chi, non originario dell’Irpinia Sannio, chiede il trasferimento. Per questo adesso crediamo sia necessario puntare sulle professionalità del territorio, soprattutto quelle giovani, anche per poter dare una chance in più ad una società che spesso ha difficoltà a metter su famiglia”.