Convegno sul Gas Radon : " Ordini professionali e politica sono chiamati a lavorare in sinergia per la salute dei cittadini"
“La legge regionale ha il merito di anticipare la normativa europea, imponendo l'obbligo delle misurazioni in tutti i locali aperti al pubblico, non solo in quelli interrati come dispone, invece, la normativa nazionale. In questo modo, la popolazione è maggiormente tutelata”. Questa l'opinione tecnica di Doriana Esposito, esperta in materia. “La Regione Campania – prosegue – ha deciso di intervenire in maniera più stringente perché perché i dati Oms hanno rilevato una aumento di morti per cancro ai polmoni in questo territorio”.
Di come prevenire i rischi ma anche di quali possono essere le giuste strategie progettuali, costruttive ed impiantistiche da porre in essere per la bonifica degli ambienti ad alta concentrazione di radon, ne ha parlato Paola Gozzelino, anche lei esperta del settore. “La legge regionale impone di ridurre la concentrazione di radon, quella nazionale di ridurre la dose. E' fondamentale l'areazione dei locali con impianti di ricambio dell'aria. Inoltre è importante provare ad intercettare il gas prima che entri nei locali, quindi si potrebbe pressurizzare il suolo in modo da creare una barriera impermeabile al radon. Ci sono diverse azioni di rimedio tecnologico. Ai privati consiglio di areare molto i locali, anche mediante un recuperatore di calore, ovvero un impianto a parete in grado di migliorare la qualità dell'aria in casa e renderla meno vulnerabile al radon ed a tutti gli altri inquinanti. Aprendo spesso le finestre, comunque, i rischi di riducono di molto”.
Per verificare l'esatta concentrazione di Radon e l'eventuale superamento dei Valori di Azione, la Legge Regionale impone la misurazione con “dispositivi passivi” (dosimetri passivi) che, posizionati strategicamente, consento di mediare il dato fornendo l'esatta rappresentazione delle concentrazioni nei diversi periodi di osservazione.