Iniziata la mobilitazione nazionale della Cisl contro le morti e gli infortuni sul lavoro
È iniziata in tutta Italia la mobilitazione nazionale della Cisl contro le morti e gli infortuni sul lavoro, con assemblee nelle fabbriche, nei cantieri, negli uffici e nei luoghi della produzione e iniziative sui territori. “La tragedia di Firenze- sottolinea il Segretario Generale della Cisl IrpiniaSannio Vecchione- è l’ennesimo evento di una strage che deve finire, una scia di sangue che continua a colpire anche la nostra regione e il nostro territorio. Servono più controlli, più ispezioni e più ispettori sul territorio, più risorse e interventi concreti, banche dati incrociate. E poi serve un grande investimento sulla prevenzione, formazione e una stretta su sanzioni e repressione. Questo è quello che chiediamo, una massiccia presenza in queste assemblee per sensibilizzare l’attenzione su quella che è una vera emergenza nazionale” - conclude Vecchione. Il Segretario Generale della Cisl Sbarra sottolinea l’importanza di un confronto con il Governo, per costruire insieme alle Associazioni Datoriali una strategia nazionale all’altezza della sfida che abbiamo davanti. Il governo Meloni ha dato risposte parziali sull’alternanza scuola-lavoro, il reclutamento di 800 ispettori, la formazione obbligatoria. Ma la strada da percorrere è lunghissima. “Dobbiamo promuovere la cultura della sicurezza- prosegue Sbarra-, introducendo la materia già nelle scuole dell’obbligo e garantire strumenti di partecipazione più forti, che diano alle rappresentanze dei lavoratori potere e protagonismo nelle scelte delle aziende, in modo da monitorare il rispetto delle norme. Senza sicurezza non c’è dignità del lavoro né possibilità di ripresa”.