Sciopero del 17 Novembre e del 1 dicembre, l'intervento della Uil Avellino Benevento
Il Consiglio Generale della UIL Avellino Benevento si è riunito il 14 u.s. per fare il punto politico ed organizzativo in vista delle manifestazioni di sciopero del 17 Novembre e del 1 dicembre che interesseranno le categorie dei lavoratori e pensionati della UIL Irpinia e Sannio.
Unanime la bocciatura sui contenuti della manovra del Governo e del decreto SUD sia per quanto annunciato in campagna elettorale e totalmente disatteso, sia per i tagli e le mancate previsioni di bilancio che negano diritti acquisiti, peggiorano le condizioni di famiglie, donne, lavoratori e pensionati.
Cosi apre una nota del Segretario Generale della Cst Uil Avellino Benevento Luigi Simeone.
Non c’è standardizzazione del taglio del cuneo fiscale (ma solo un mantenimento di quanto già previsto per l’anno corrente) esigue e del tutto insufficienti sono le risorse per il rinnovo dei CCNL della Scuola e del pubblico impiego, dove nella Sanità pubblica e privata si immaginano ancora e solo straordinari per personale già allo stremo, invece di prevedere fondi necessari per nuove assunzioni soprattutto per le regioni del sud dove bisogna superare immediatamente la spesa storica.
Sul fronte pensioni siamo al ridicolo, continua Simeone, non solo non c’è traccia del tanto “minacciato” superamento della Fornero, di contro si provvede a peggiorare la condizione infatti nel 2024 anche quota 103 sarà peggiorata cancellando il pro rata retributivo per gli anni ante 95 con un taglio di circa il 20% dell’assegno pensionistico derivante;
peggiorata l’opzione donna sia nel diritto con innalzamento dell’età richiesta (+4 anni) sia nella misura con rinuncia anche in questo caso alla quota retributiva.
Appare evidente come l’azione del governo, così come si completa con il decreto SUD, penalizza ancor più di quanto non lo sia il meridione, prima con la ZES unica pensata a parità di risorse, che azzera le possibilità di sussidiarietà realizzate con la ZES Campania, che vista in una con la centralizzazione del PNRR espone a maggiore marginalizzazione il SUD, in continuità con la mai deposta Autonomia Differenziata altra minaccia per le nostre terre.
Le aree interne stanno già pagando pesantemente sia la marginalizzazione territoriale, che rischia di aggravarsi con la gara in atto per il Trasporto, Pubblico Locale, con il Dimensionamento scolastico e con l’arretramento del sistema della sanità territoriale, anche per responsabilità della politica locale, attenta e divisa com’è a fare di ogni realtà produttiva un terreno di scontro politico, che sta segnando il futuro di intere generazioni che meriterebbero ben altri protagonismi.
La divisone territoriale con imbarazzanti posizionamenti e difese politiche ed amministrative hanno nei fatti distrutto tutte le aziende di produzione dei servizi, Rifiuti, Acqua, Gas, Trasporti, Depurazione e in parte anche GAS, che sono fallite o sull’orlo del fallimento con imbarazzanti protagonisti che mai pensano di aver fallito fino al punto di togliere il disturbo.
Gli investimenti pur determinati per la infrastrutturazione dei territori come nel caso del Polo Logistico di Valle Ufita e lo scalo merci di Ponte Valentino sono al palo avendo perso i finanziamenti in un caso e non avendoli stanziati nell’altro, con il silenzio imbarazzante della Regione che mai è attenta a queste terre almeno per quanto non lo sia con altre aree provinciali costiere più fortunate.
Le aree interne intravedono nella vertenza nazionale ampi margini di condivisione e identificazione delle difficoltà denunciate ed inascoltate che meritano di essere rappresentate nel quadro di lotta che il sindacato ha attivato e su cui riteniamo bisognerà continuare fino al ripristino di un sistema di garanzia che il Paese richiede, rivendica e soprattutto Merita.
Saremo in delegazione domani 17 novembre 23’ presso le Prefetture di Avellino e Benevento a partire dalle ore 9,30
E il 1 dicembre a Napoli con corteo e manifestazione a piazza Matteotti.