Stato di agitazione nel comparto Sanità pubblica Ad Avellino martedì prossimo sit-in in Prefettura
La scrivente organizzazione sindacale rappresentativa del personale del comparto Sanità, Funzioni locali e Funzioni centrali, comunica che in data 15 gennaio 2020, con nota prot. n. 11, la Cisl Fp Campania, con sede in Napoli alla via Toledo, ha proclamato una giornata di sciopero generale per il giorno 6 febbraio 2020 dei lavoratori degli ospedali e delle aziende sanitarie del territorio della regione Campania dopo aver esperito la previa procedura conciliativa prevista dalla legge avendo avuto esito negativo, ex lege 146/90 e s.m.i. Nella predetta nota è stata proclamata, altresì, una giornata di mobilitazione per il 28 gennaio 2020 con presidi davanti le Prefetture di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno.
Pertanto, per quanto di competenza e per la dovuta informazione, si comunica che il prossimo 28 gennaio, dalle 9.30 alle 10.30 ci sarà un presidio nello spazio antistante la Prefettura di Avellino e dalle 11.30 alle 12.30 nello spazio antistante la Prefettura di Benevento a supporto dello sciopero generale indetto per il 6 febbraio 2020. Si chiede inoltre che nella circostanza dei suddetti momenti una delegazione sindacale possa rappresentare ai Prefetti in indirizzo le motivazioni che hanno indotto a tali iniziative. Ai sit-in del 28 p.v. è prevista la partecipazione di almeno 20 delegati della sanità del territorio irpino – sannita.
La scrivente dichiara, altresì, che, in occasione della giornata di sciopero prevista per il 6 febbraio 2020, sarà garantita la continuità delle prestazioni indispensabili ai sensi della Legge 146/1990 art.1 e ss.mm., nonché quanto stabilito dal protocollo di intesa sulle linee guida per le procedure di raffreddamento e conciliazione da inserire negli accordi sulle prestazioni indispensabili in casi di sciopero sottoscritto il 31 maggio 2001.
Il segretario generale della Csil Irpinia-Sannio Antonio Santacroce spiega i motivi della mobilitazione: «La Cisl-Fp sottolinea i motivi dello sciopero, in particolare: il perdurare del contesto da cui è scaturita la proclamazione dello stato di agitazione del giorno 18 novembre 2019; la mancanza di dialogo che dura ormai da mesi e che denota l’assenza di volontà da parte della Regione Campania di affrontare un percorso fruttuoso e responsabile; l’irresponsabilità della politica nonostante le numerose richieste di avviare un confronto».
«A ciò – prosegue Santacroce - si è aggiunta la drammatica situazione di decine e decine di dipendenti dell’ASL di Avellino e dell’Azienda ospedaliera Moscati con contratti flessibili ai quali dopo anni ed anni) è stato notificato negli ultimi giorni la cessazione del rapporto lavorativo in mancanza di atti di proroga palesando, tale condizione, la non uniformità di procedere per il mantenimento in servizio di tutto il personale precario del S.S.R. Dispiace dover essere giunti a questo punto ma ciò è il frutto del mancato dialogo che c’è tra le parti sociali e chi governa la Sanità in Campania».