Incontro dell'associazione Fausto Addesa sui temi dell'ambiente, dell'agricoltura e del paesaggio delle zone interne
Si è svolto questa mattina ad Avellino l'incontro promosso dall'associazione Fausto Addesa, dedicato ai temi dell'ambiente, dell'agricoltura e del paesaggio delle zone interne. Al confronto hanno partecipato Veronica Barbati, presidente di Coldiretti Avellino, Roberto Mazzei, capo area economica di Coldiretti Campania, Antonio Limone, direttore generale dell'istituto zooprofilattico del Mezzogiorno, Amalio Santoro, consigliere comunale di Avellino. La discussione che ha visto la partecipazione in sala di esponenti del settore agroalimentare, si è posta l'obiettivo di affrontare la questione relativa al rischio della mancanza di futuro per le zone interne, sempre più vittime dello spopolamento e della emigrazione giovanile. La risposta possibile a questa crisi di prospettiva può arrivare proprio dalla riscoperta della cultura del territorio, rilanciando il connubio fra agricoltura e turismo. "In questi ultimi quattro decenni l'agricoltura si è rivoluzionata sul nostro territorio -ha spiegato Antonio Limone- passando da un'attività di sussistenza, essenzialmente autarchica, ad una realtà imprenditoriale che però è ancora troppo parcellizzata, incapace di fare sistema". L'unica possibilità che ha l'Irpinia è quella di scommettere sulla qualità dei suoi prodotti piuttosto che sulla quantità, ma per fare questo occorre investire sulla conoscenza del territorio, divenendo attrattivi anche per intercettare almeno in parte i grandi flussi turistici che arrivano sulla fascia costiera. I rappresentanti di Coldiretti hanno lanciato un appello alle istituzioni "Perchè serve avere un interlocutore in grado di coordinare e dirigere i processi", così come ha spiegato Veronica Barbati. Sulla stessa linea Roberto Mazzei: "Il venire meno dell'ente Provincia ha molto indebolito le politiche economiche soprattutto dei nostri territori". Le conclusioni del confronto sono state affidate ad Amalio Santoro: "Viviamo tempi difficili, la politica oramai non appassiona più soprattutto i giovani perchè è incapace di ascoltare e di impegnarsi nei suoi compiti essenziali. La nostra associazione nasce per questo, intendiamo essere un mezzo di stimolo per la politica ma anche un luogo di ascolto, riflessione e proposta, per far dialogare le istituzioni con la società civile. In gioco c'è il futuro dell'Irpinia".