Questo sito web utilizza cookie tecnici per assicurare una migliore esperienza di navigazione; oltre ai cookie di natura tecnica sono utilizzati anche cookie di terze parti.Leggi Altro
Gianfranco Rotondi candidato nell'uninominale alla Camera.
domenica 21 agosto 2022 - Da Redazione
2919
Per il collegio uninominale alla Camera confermate le "voci" per la candidatura di Gianfranco Rotondi che ha affidato con un post sulla pagina facebook le indiscrezioni della vigilia. L'ex Ministro è il candidato per il Centrodestra, mentre per il Senato sarà l'esponente di Fratelli d'Italia , il beneventano Domenico Matera.
" Sono molti i miei amici di Facebook, ha esordito Rotondi sul social - che vivono o provengono da Avellino,la mia città di nascita,dove ho mosso- in un’altra era biologica- i miei primi passi in politica (se ne ricordano ,ahimè, solo i ragazzi come me,dai sessanta in su).
Ho avuto l’onore di rappresentare in parlamento varie città,da Avellino,appunto,nel 1994, a Rho,due volte Milano, Napoli, Pescara. Non ho mai rinunciato alla residenza ad Avellino, di cui sono orgoglioso (la mia esperienza dice che di Avellino sono orgogliosi principalmente quelli che se ne sono andati,e ne apprezzano qualità che sfuggono a chi ci vive ogni giorno).
All’impegno politico locale sì, ho rinunciato da circa ventisei anni, traendone un principale vantaggio,di non dover chiedere il voto, e dividere una comunità in elettori e non elettori.
Ad Avellino sono amico di tutti,anche di quelli che se la prendono con me sui social per le scelte politiche non sempre condivise, anche e soprattutto dei candidati con cui ora dovrei misurarmi,che stimo moltissimo e per i quali voterei,se ne condividessi le idee politiche.
Da parlamentare e da ministro sono stato a disposizione delle istituzioni (come mi hanno ricordato i tanti sindaci che mi hanno chiamato in queste ore) ma anche dei semplici cittadini,molti dei quali hanno il mio numero di cellulare.Non c’è bisogno del voto per rappresentare la comunità di cui ci si sente parte.
Lo dico qui come lo direi al bar: è questo il principale motivo per il quale sto resistendo alla pressione di chi mi domanda di candidarmi nel mio collegio di origine: mi sembrerebbe di rompere un idillio.
Aggiungo che vorrei contribuire a fare ciò che i miei maestri fecero con me,ossia spingere un carisma nuovo, una speranza di futuro per una terra difficile.
Tutto qui.Non c’è nessuna paura di un collegio difficile,perché è esattamente ciò che ho chiesto a Giorgia Meloni: di risparmiarmi il sospetto di sostenerla come premier per salvare la mia elezione in parlamento.
Ovunque io sia candidato,sarò a rischio, fa parte dei patti. A Giorgia ho chiesto di candidarsi premier in tempi non sospetti,è una cosa che ho pensato prima io di lei,per salvare il Paese e il centrodestra,non me stesso.
Tanto,se lei sarà brava e salverà il Paese e il centrodestra,a me stesso ci penseró da solo,come ho sempre fatto,da buon democristiano,per giunta della stirpe avellinese,che non va mai sottovalutata".
In attesa della presentazione delle liste in Corte d'Appello, e nonostante il numero spropositato di insulti ricevuti sui social circa la candidatura nel collegio di Avellino, il deputato irpino attende serenamente la campagna elettorale del prossimo 25 settembre.