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Montecalvo - Enogastronomia, agricoltura e turismo. Gli ingredienti della Fiera di Santa Caterina

 Anche quest'anno alla fine di novembre si rinnova l'appuntamento con la centenaria fiera di Santa Caterina che dal 1300 si tiene nel comune Irpino. Un occasione per fare compere ma anche per una gita fuori porta alla scoperta del piccolo centro dell'Appennino immerso nel verde. Quest'anno l'evento si svolgerà sabato 23 e domenica 24 novembre nel centro urbano di Montecalvo. Gli espositori saranno presenti, come di consueto, per le strade del paese che da corso Vittorio Emanuele salgono verso il centro storico. Si parte sabato mattina alle 8.00 con l'apertura ufficiale della Fiera Mercato. Due le novità di quest'anno, una è una novità assoluta, infatti in piazza Vittoria ci sarà il mercato del contadino mentre in collaborazione con l'assessorato all'agricoltura guidato da Antonio Russolillo torna la degustazione di olio di Ravece. Sempre in piazza Vittoria è prevista la presenza di animazione per bambini con dei gonfiabili. Sabato sera torna in via Fano la “Sagra della Farnata”. Si prosegue domenica con la fiera mercato ed il mercato del contadino per tutto il giorno. La sera di domenica è previsto lo spettacolo del comico di Made in Sud e di Colorado Ciro Giustiniani. E' prevista nei due giorni la presenza di più di 120 espositori. 

Quest'anno con l'assessorato all'agricoltura stiamo arricchendo l'evento – spiega l'assessore al marketig territoriale Francesco Pepe – Sperimentiamo per la prima volta in assoluto il mercato del contadino, in attesa che diventi definitivo per tutto l'anno nell'edificio di Largo Croce. Diciamo che è un'anteprima. Ci saranno venditori locali ma anche altri produttori irpini di formaggi e castagne nella logica della distribuzione a chilometro zero o quasi. In più avremo un evento dedicato all'olio di Ravece con degustazioni gratuite. E' nostra intenzione puntare sempre di più sul connubio pane e olio di Ravece che sono le eccellenze della nostra agricoltura ma anche della nostra enogastronomia. Su questo abbiamo intenzione di puntare nei prossimi cinque anni, per la promozione del nostro territorio anche in chiave di turismo enogastronomico. Quest'anno non abbiamo ricevuto il finanziamento della Regione Campania – conclude Pepe - le spese organizzative ricadono interamente sul bilancio comunale. Ci siamo mossi nello spirito della razionalizzazione di spesa senza sminuire la qualità della nostra centenaria fiera”.